La Liguria si è presentata in gran spolvero, con un suo spazio espositivo, a Terra Madre-Salone del Gusto a Torino, la grande kermesse internazionale che per quattro giorni ha animato Parco Dora. Lo spazio è stato finanziato dall’Agenzia per la promozione turistica InLiguria, ma tutti gli eventi che vi si sono tenuti sono stati proposti da Slow Food Liguria, guidata dalla presidente regionale Cristina Cavallo, e realizzati da tutte le condotte liguri dell’associazione, da La Spezia alla Val Nervia.
“L’interesse dei visitatori per le nostre proposte è stato notevole. I visitatori, arrivati da tutto il mondo, hanno ascoltato i racconti dei nostri prodotti e, soprattutto, hanno avuto modo di assaggiare i nostri sapori, un modo per invogliarli a visitare le nostre terre ingolosendoli”, commenta Cristina Cavallo.
A Torino la Liguria ha evitato di proporre gli ormai abusati pesto&focaccia, puntando su piatti e prodotti spesso poco conosciuti agli stessi liguri. A cominciare dalla Cucina Bianca, ricette antiche delle Alpi Liguri fatte di toma brigasca, erbe e verdure selvatiche, torte contadine e farinacei, il tutto annaffiato dall’ormeasco. E ancora la ventre (il quinto quarto del tonno) di Moglio, le ostriche del golfo di La Spezia, la stroscia, dolce povero e croccante di Pietrabruna.
Grande interesse l’ha ricevuto il moco, antico cereale recuperato in Val Bormida grazie alla caparbietà di Gianpietro Meinero, vero “Noè della biodiversità”, che a Torino è stato proposto in forma di vellutata, fatta sul momento e arricchita con un filo dell’ Olio nuovo di Chiusavecchia (Damiano), franto da tre giorni, stupendo chi l’ha assaggiato. E in tema di biodiversità, come dimenticare il miele delle rare api nere dell’estremo Ponente ligure?
Non poteva mancare il racconto del Presidio degli olivi secolari e del paesaggio disegnato dai muretti a secco, raccontati da Cristina Armato direttamente da Lucinasco, mentre le aromatiche di Albenga sono state declinate in cocktail dalla bartender Ottavia Castellaro di Aromadomus. Sempre dalla Piana Ingauna è stato presentato l’hummus ligure prodotto da Albenga in tavola. E visto che la Liguria è storicamente stata una delle patrie della pasta secca, a Torino è sbarcato anche il pastificio Fiorini di Varazze con gli spaghetti impastati con l’Acqua di Calizzano. Terra Madre, da sempre, è appuntamento che mette a confronto le piccole comunità agricole mondiali, un modo per confrontarsi e promuovere la collaborazione e l’inclusione, proprio come presentato dall’Orto sociale di Quiliano.