A Vendone torna Sapori d’autunno, con la fattoria in piazza e le ricette De.Co.

E’ uno degli appuntamenti più suggestivi dell’ottobre in Valle Arroscia, capace di offrire degli spaccati di vita quotidiana di un tempo assieme a piatti antichi, quasi introvabili se non nel ricordo. Parliamo di Sapori d’Autunno, che sabato 5 e domenica 6 si svolge a Curenna, frazione di Vendone. Chiamarla sagra è decisamente limitativo, viste le tante occasioni che caratterizzano la festa.

A caratterizzare i Sapori d’Autunno è, sicuramente, la “Fattoria in piazza”, una sorta di aia con mucche, capre, galline e via dicendo. Per i più piccoli sono previsti truccabimbi e laboratori didattici per insegnare a costruire i giochi di una volta, con il legno come elemento principale. Alle 17,30 presentazione del libro “Sull’onda del gusto ligure. Storie di cucina”, scritto dallo chef Claudio Pasquarelli e Stefano Pezzini. Nel pomeriggio, sia di sabato che della domenica, non mancheranno caldarroste, vin brulè e pan fritto, mentre per tutto il periodo della manifestazione sarà allestito il mercatino dei prodotti tipici locali, dall’olio allo zafferano, dal vino al miele, dai formaggi ai dolci. Dalle 19 apertura degli stand gastronomici e, come ogni festa popolare che si rispetti, protagonista l’orchestra, in questo caso i “Charleston”, con musiche per ogni età. Sempre in campo musicale, domenica pomeriggio, dalle 15, sul palco salirà Beppe Montagna con il suo vasto e vario repertorio. Per i bambini di ogni età lo spettacolo di clown “Leon e Io” con Lucia Fusina della Cascina dell’Inverso.

E veniamo alla tavola, con il menù che verrà proposto, con servizi ai tavoli e in area coperta: lazarene di Vendone De.Co. (delle lasagnette preparate con farine di grano e castagne, condite con un sugo di nocciole), polenta bianca al sugo di porri, capriolo, carni grigliate, pan fritto, dolci, compre quella Torta Castellana vanto gastronomico di Curenna. Per gli amanti della birra, ci sarà la partecipazione di Scola Beer di Castelbianco, birrificio “al di là” del Castellermo, la montagna sacra che veglia sia sulla Valle Arroscia che sulla Val Pennavaire.



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