Resistere, il nuovo brano di Roberta Monterosso raccontato dal “Cala”

Dopo molto tempo Alberto Calandriello, il “Cala”, scrittore, bravo presentatore, conduttore radiofonico, ma soprattutto profondo conoscitore della musica, tutta la musica, riprende a collaborare con Liguria e Dintorni. Lo fa per presentare l’ultima produzione della cantante e autrice ingauna Roberta Monterosso. Un articolo da gustare, proprio come la musica di Roberta…

Nuovo singolo per Roberta Monterosso, la giovane e talentuosa musicista albenganese, che può già vantare un curriculum di esperienze di un certo livello e che la scorsa primavera ha aperto la sedicesima edizione del Festival Su la Testa. Resistere è un brano di sicuro appeal radiofonico, con un arrangiamento che tocca corde jazz e blues (grazie anche alla preparazione e alle influenze musicali di Roberta) per poi creare un sound accattivante, un pop di qualità che non si sente spesso di questi tempi e che fa l’effetto di una bella boccata di aria fresca.

Dietro al bancone, un nome ormai sinonimo di garanzia, quantomeno in provincia di Savona, ossia Edoardo Nocco, produttore e a sua volta cantautore, fratello di Andrea, membro di gruppi indie radicati nel savonese come Beingmoved e Mangiatutto.

L’incontro tra Roberta e Edoardo porta quindi alla nascita di Resistere, pezzo intimo che Roberta canta in prima persona, rivolgendosi ad un interlocutore con cui evidentemente le cose non funzionano più come prima.

Una relazione che si sta spegnendo, ma che Roberta trasforma in una esortazione a ripartire, per strade diverse e non più insieme, ma con ottimismo e senza lo strascico di rivendicazioni che troppo spesso accompagna la fine di una storia.

Un brano personale, come nel suo stile, che Roberta affronta in modo maturo e consapevole, mettendo la sua voce al servizio del testo, dosandola in maniera sapiente per trasmettere quell’affetto di fondo che sta alla base del rispetto dovuto a chiunque abbia percorso con noi un tratto di strada.

“Non ti dico salvati dai tuoi problemi. non ti dico questa è la vita che volevi” canta, per sottolineare come prima delle recriminazioni, sia meglio valutare il bello che è stato condiviso e come questo atteggiamento sia positivo e necessario verso l’altro ma soprattutto per sé stessa, in modo da poter ripartire libera da zavorre ingombranti ed appesantite dal rancore.

Al brano è stato abbinato un videoclip che enfatizza il senso del testo, con la cantautrice solare e particolarmente a suo agio in ambienti confortevoli, come la natura, il mare o la musica che è da sempre la sua grande passione. Spiagge e vinili quindi la circondano mentre la resistenza di cui parla è uno sprone a guardare avanti.

La canzone è stata registrata presso Hill Studio Production e mixata da XStudios, mentre la distribuzione è curata da Artist First.

A gennaio di quest’anno Roberta ha pubblicato in vinile l’EP Rosso, composto da 5 brani, mentre a luglio ha avuto l’onore di aprire il concerto di Loredana Bertè e di partecipare alla rassegna “Queste  piazze davanti al mare” in collaborazione con il Premio Tenco, esibendosi prima di Simone Cristicchi.

Nel brano Roberta canta “La mia voce è una condanna, Come la mia pelle” ma in realtà il suo talento e la sua bellezza sono doni che siamo felici di poter apprezzare qui ad Albenga, nella speranza che la possano portare molto lontano.

Alberto Calandriello

(Foto di Su la Testa e Bulkmedia)

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