Vivere nel villaggio dei Puffi, entrare in una casa a forma di fungo, perdersi in un castagneto privato di 7000 mq privati recintato. E’ sicuramente un’esperienza da provare con tutta la famiglia per chi cerca un po’ di refrigerio in questa calda estate 2024. Si entra in punta di piedi in un mondo incantato, immerso nella natura, in un casa disposta su due livelli, con tutti i comfort di una casa moderna, unica nel suo genere.
Il villaggio è a Bardineto, in Valbormida, costruito negli anni ’60, grazie a Mario De Bernardi, appassionato di costruzioni. Decise di erigere un insieme di bungalow “eccentrici” nei boschi del paese rinomato per i funghi. Sebbene in origine queste strutture non fossero destinate a replicare le ambientazioni del celebre fumetto, la loro somiglianza con le abitazioni dei Puffi ha reso il luogo famoso come il Villaggio dei Puffi. Con le migliaia di foto è diventato virale in tutto il mondo.
Più che altro le costruzioni erano pensate a scopo turistico, dato che ogni casetta vanta uno o due vani e tutti i servizi per una comoda permanenza. Nonostante le dimensioni ridotte, poi, le costruzioni erano dotate di un forno a legno, un barbecue per grigliare all’aperto e un comodo magazzino per contenere tutto ciò che non trovava posto in casa. Quelle costruzioni a forma di funghetto, dipinte con i caratteristici colori azzurro e bianco dei Puffi, sono state realizzate per ospitare turisti e visitatori. Si tratta di un vero e proprio gioiello architettonico.
Attenzione però: trattandosi di una proprietà privata non è possibile visitare le case dall’interno, ma un sentiero permette di visitarle da fuori, dove si vedono ancora le particolari staccionate a forma di fungo e i tetti blu.