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A Fior d’Albenga sabato 15 aprile si parla di violette, lavanda, miele e…

… Primavera non bussa, lei entra sicura

Come il fumo lei penetra in ogni fessura

Ha le labbra di carne, i capelli di grano

Che paura, che voglia che ti prenda per mano

Che paura, che voglia che ti porti lontano…(cit. De Andrè)

 

E lontano la primavera ti porta sicuramente grazie a Fior d’Albenga, l’evento che trasforma il centro storico ingauno in un grande giardino. Ti porta lontano perché, anche quest’anno, il tema è azzeccato, la letteratura per ragazzi, un modo per avvicinare i più giovani alla lettura, ma anche per scatenare la fantasia di chi crea le splendide aiuole nelle piazze e piazzette del centro storico (e non solo, c’è uno splendido “Libro della giungla” e un bellissimo Harry Potter all’inizio di viale Martiri della Libertà). Di grande impatto l’aiuola dedicata al “Piccolo Principe”, ma tutte sono belle, vere, da visitare, e pazienza se, per una volta, il turista sarà attratto più dai fiori (tutti, rigorosamente, coltivati ad Albenga e dintorni) che dalla storia, dall’arte e dall’architettura di Albenga romana e medievale!

Accanto alle aiuole, che già “giustificherebbero il prezzo del biglietto” (tranquilli, è un modo di dire, non si paga nulla), ogni sabato di aprile ci saranno incontri e chiacchierate per conoscere le eccellenze, la storia, gli aneddoti di Albenga, della sua agricoltura, dei suoi sapori. Si comincia sabato 15 aprile alle 16, in piazza San Michele, con  FLORNEWS: Notizie dal Distretto florovivaistico. Alle 16.30 nuovo TALK, sempre in piazza San Michele, in collaborazione con il nostro sito, LIGURIA & DINTORNI dove Stefano Pezzini avrà come ospiti Pietro Balestra, sindaco di Villanova d’Albenga per parlare delle violette di Villanova d’Albenga, i primi fiori coltivati nella Piana e destinati all’esportazione e Franco Stalla, floricoltore che ha valorizzato e rilanciato la lavanda, che per i liguri si usa “a tavola e negli armadi”. Incontri aperti a tutti, ovviamente. A proposito, si parlerà anche di miele e di api, vere esperte di fiori…

Le splendide foto sono dell’amico Roberto Ruaro

 

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Stefano Pezzini
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio...