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A Isoletta riapre l’essiccatoio e si inaugura il piccolo mulino per produrre l’antica e tradizionale farina di castagne

Non ci sarà, causa covid 19, la tradizionale festa dei tecci e della battitura della castagna, ma Isoletta, borgo del cuore, frazione di Murialdo, cuore della Val Bormida, non si ferma, anzi rilancia.

Domani, lunedì 12 ottobre, riaprirà l’essiccatoio e sarà acceso il fuoco che per trenta giorni farà seccare le castagne della vallata, Presidio Slow Food. “Un anno difficile anche per noi produttori, siccità e vento hanno penalizzato fortemente il raccolto, ma la nostra passione ci porta avanti! Tutto è pronto e avanti con la nostra tradizione più antica è importante!”, dice Luca Ghisolfo cestaio, produttore di castagne e mais essiccato a Isoletta (una bontà, quest’anno prodotto in maggiore quantità), ma soprattutto innamorato di Isoletta e dei suoi boschi. E allora quest’anno, nonostante le difficoltà, il piccolo borgo (27 gli abitanti, una sorta di famiglia allargata) ha registrato un’importante novità: un piccolo, ma funzionale, mulino per trasformare le castagne essiccate in farina e il mais affumicato in polenta. “Un sogno che cullavo da tempo, chiudere a Isoletta una filiera completa che andasse dalla produzione all’essiccazione sino alla macinatura delle castagne”, dice ancora Luca. Un sogno diventato realtà grazie alla passione e alla visione di chi, giustamente, è convinto che il futuro sia nella tradizione e nella sua riscoperta, valorizzando le eccellenze di una regione con infinite possibilità.

 

 

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Stefano Pezzini
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio...