Domenica 20 gennaio, dalle 10 alle 16,30, al Chiostro del Santuario di Montebruno (Val Trebbia, provincia di Genova, a pochi km da Torriglia) torna per il diciottesimo anno il Mandillo dei semi, festa del libero scambio di semi autoprodotti e lieviti di casa, organizzata dal Consorzio della Quarantina, con il sostegno dell’Ente Parco Antola e la collaborazione della Rete Semi Rurali. Una giornata da trascorrere assieme a contadini, orticoltori, appassionati, ovunque banchetti per lo scambio, associazione Parole di Terra, libri di Pentàgora (benemerita casa editrice diretta da Massimo Angelini) con la presentazione di L’orto da zero, di Simone Siviero, e Di seme in meglio, a cura di Alice Pasin. E poi l’esposizione della copia da viaggio della Cuoca di Bernardo Strozzi, l’esposizione delle patate dal mondo curata da Fabrizio Bottari, il Gioco dell’oca-patata per i più piccoli, la cucina naturale di Una Ginestra e tanto altro ancora.
Mercoledì 16 gennaio, alle 19,30, in previsione del Mandillo dei semi, ci sarà una anteprima al ristorazione naturale Una Ginestra di Genova Nervi, via del Commercio 7/A, dove si terrà una “Cena parlata” per riflettere sull’utilizzo dei semi nell’orto e in cucina. Titolo della serata è “Semi da seminare…semi da mangiare…”, mentre il menù prevede fagiolane quarantine con crudità, crocchette di riso fritte, noci, nocciole e semi di girasole tostate: minestrone con fagiolane quarantine e riso; miglio con noci e cime di rapa, polenta con sugo di cipolla, sedano, carota, miso e alloro; cavolfiori, broccoli e verza al forno con besciamella di riso; fagiolane quarantine in umido; torta di riso con agrumi e uvetta; dolce di castagne e cioccolato. Focacce con semi di girasole e olive in accompagnamento. Il prezzo è fissato a 20 euro, bevande escluse. Per prenotazioni 339 8137736.
Questo l’intervento di presentazione del Mandillo dei semi di Fabio Maggiolo, presidente del Consorzio della Quarantina: “Un anno è passato e i semi sono stati seminati, hanno dato i propri frutti e sono ritornati semi pronti per essere scambiati e seminati. Ritorniamo a Montebruno, nel chiostro del Santuario di Nostra Signora di Montebruno dove lo scorso anno si sono registrate 2000 presenze con arrivi da tutta Italia. Soffermiamoci a pensare che a fine gennaio, nel paese di Montebruno in una manifestazione dove non circolano soldi sono arrivate tante persone per scambiarsi semi e saperi. È questa la cultura che ci piace. Ritroveremo amici e ci scambieremo semi, ritroveremo i custodi che porteranno oltre ai loro semi la loro esperienza e troveremo le novità di questa edizione. Questa edizione vedrà l’allestimento dell’esposizione della collezione delle 400 varietà di patate storiche mantenuta da Fabrizio Bottari del Consorzio della Quarantina e delle antiche varietà riprodotte e custodite dall’Istituto Marsano. Avremo il piacere di assistere alla presentazione di due libri della casa editrice Pentagora: “Di seme in meglio”, manuale di autoproduzione dei semi a cura di Alice Pasin e della Rete Semi Rurali, e “L’orto da zero” di Simone Siviero, manuale di orticoltura naturale per principianti. Per ultimo, visto che da sempre il Mandillo dei semi si svolge nella domenica successiva alla festa di sant’Antonio Abbate, dopo la messa domenicale, davanti all’ingresso della chiesa e del chiostro ci sarà la benedizione degli animali. L’iniziativa avviene anche grazie all’aiuto del Comune e della Parrocchia di Montebruno e dell’Ente Parco Antola e al patrocinio della Rete Semi Rurali. Vi aspettiamo, aspettiamo i vostri semi”.
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio…