Il programma di Slow Fish, la grande rassegna dedicata al mare organizzata da Slow Food al Porto Antico di Genova, è certamente ricchissimo. Lo so, sono di parte (il relatore sono io), ma tra i tanti appuntamenti quello previsto per sabato 3 giugno alle 12 alle 13, merita una menzione. Il titolo è “Dal Mar Ligure alle Alpi Liguri: nel nome del sale, dell’acciuga e dello stoccafisso. Contaminazioni culinarie” ed è organizzato da Slow Food Riviera dei Fiori – Alpi Marittime APS nello stand della Regione Liguria.
In pratica si parlerà delle Antiche vie del Sale e dei prodotti che per secoli venivano trasportati, a dorso di mulo, per gli scambi tra Liguria e Piemonte. Scambi materiali, certo, ma anche culturali e di saperi, al punto che diverse ricette, diventate identità di Piemonte e Liguria, sono potute nascere solo grazie a questi scambi. Scambi, è bene dirlo, che sono stati anche motivo di scontri e battaglia, sempre nel nome del profitto, delle gabelle, del predominio economico e politico tra Genova e i Savoia. Una storia che oggi sta diventando un’occasione di rilancio turistico per l’entroterra ligurstico.
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio…