Valle Argentina, Andagna, orgogliosa frazione di Molini di Triora, un balcone sulla vallata, ma anche sulle Alpi Liguri dominate da Saccarello e Frontè. Una comunità unita, che non vuole perdere le tradizioni, quelle sacre e quelle profane. A cominciare dalla celebrazione delle castagne, cibo che ha sfamato generazioni di liguri di montagna.
Domenica 8 ottobre (domani, per dire), la frazione festeggia chi l’ha sfamata nei secoli con una castagnata che, a differenza delle tante organizzate in questi fine settimane che, più che ottobrini sembrano di inizio settembre, ha una particolarità: chi vuole può seguire un menù a base di castagne dall’antipasto al dolce. Un menù fatto di piatti antichi, di quando le castagne, lavorate con fantasia e sapienza da nonne e mamme, potevano anche diventare un dolce “premio” per i bambini.
Gli stand gastronomici aprono alle 12 e funzioneranno a lungo, nell’area degustazione al coperto. Nel pomeriggio ci sarà l’intrattenimento musicale con l’orchestra “Beatrice e Serena”, oltre alle immancabili caldarroste. Ci sarà un servizio navetta per portare gli ospiti dall’area sagra ai parcheggi, e la Pro Loco che organizza l’evento chiede la collaborazione di tutti per evitare di parcheggiare creando problemi e disagi alla circolazione.
E il menù?, si chiederanno i più golosi? Eccolo. Antipasti: Pan Martin (pane di castagne) con lardo, miele e castagne; polenta in cocotte con formaggio e castagne; Rezegnun (una incantevole torta verde e lardo, vanto di Andagna); formaggio d’Alpe con olio alle erbette. Primi: mandigli di castagne, sorta di crepes di castagne con prosciutto cotto e formaggio; tagliatelle all’uovo al ragù. Secondi: zemin di ceci e costine alle ligure; arrosto con castagne e carote con piselli. Diversi i dolci, a base di castagne (e non solo), ma anche frittelle e mosto, forse l’unica sagra che lo propone, facendo riscoprire gusti antichi…
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio…