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Al Priamar (e non solo) omaggio alla carriera artistica di Giorgio Laveri

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Sabato 3 dicembre alle 16,30 verrà inaugurata al Priamar di Savona, la mostra antologica dedicata a Giorgio Laveri, primo momento di una serie di eventi dedicati ai suoi quarantacinque anni di impegno nel mondo dell’arte. Una lunga carriera vissuta fra arte e sperimentazione visiva quella del regista- ceramista Giorgio Laveri, protagonista di questa articolata antologica curata dal critico d’arte Giorgia Cassini che commenta: «Una mostra nel nome dell’arte, della giocosità e dello spirito fuori dall’ordinario è quella che ho il piacere di curare quale importante omaggio dedicato a questo validissimo Maestro, tributo doveroso ad un artista fra i più significativi del panorama internazionale. Un’antologica dedicata ad un artista educato alla polidisciplinarietà, ma non vittima di questa, autore di performance, di installazioni e di creazioni artistiche sviluppate entro un’equilibrata miscela di spunti figurativi e tematici, oltre che di persuasivi aspetti scenografici e di limpidezza espressiva. Un’esposizione che ne documenta tanto il lato ironico dell’inimitabile ingegno quanto la perizia progettuale, rivelando al contempo il percorso creativo che dalla funzione porta alla creazione, poi alla decorazione ed infine all’emozione».

Attraverso la ceramica, il suo mezzo espressivo più comune, passando dal cinema, al teatro e alla sperimentazione tra le diverse discipline, dal 1972 al 2016 Giorgio Laveri ha attivato circa trecento eventi in Italia e nel mondo. Sue opere sono esposte nei musei più importanti del mondo, inoltre la collaborazione stabile con alcune delle migliori gallerie italiane e straniere, ha permesso una capillare diffusione del lavoro congiunto alla scultura ceramica che arriva dalla storica appartenenza alla colonia artistica di Albissola, conosciuta in tutto il mondo per aver elevato la ceramica ad arte maggiore.

Di fatto l’antologica sarà incentrata sulla produzione ceramica, cinematografica e teatrale di Giorgio Laveri, quale evento culturale volto a presentare al largo pubblico la totalità della sua creazione artistica. Nello specifico sarà strutturata in più eventi celebrativi: esposizioni, rappresentazioni teatrali e cinematografiche, articolati per sedi territoriali (da Savona ad Albissola Marina ad Albisola Superiore).

A Savona presso nella Fortezza del Priamar, nel suggestivo Palazzo del Commissario, sarà esposta una selezione delle più note opere pittoriche, tra cui le ultime realizzazioni dedicate ai capolavori cinematografici più amati dall’artista, che si accompagneranno alle ceramiche, vere e proprie immagini icone del consumismo. Fra queste i famosi Truka, rossetti coloratissimi e dalla scala variabile, di dimensione anche totemica, come quello in ceramica bianca dal titolo Truka Anemiko che accoglierà i visitatori in apertura del percorso espositivo. Il giusto benvenuto con un’opera che fa parte della preziosa raccolta del Museo della Ceramica della Città di Savona.

Od ancora le gigantesche Styló, penne stilografiche d’ispirazione cartoonist vero e proprio “divertissement” dell’artista. Un gigantismo oggettuale che caratterizza anche le succulente ciliegie della serie Una tira l’altra, smisurate nella dimensione ed intensificate nella vitalità dal colore.

Un’opera di Laveri

L’esposizione savonese comprenderà anche una mostra nella mostra, ovvero un’ampia sezione dedicata alle “Collaborazioni”, presenze di artisti di diverse parti del mondo, con i quali Laveri ha avuto nel tempo più occasioni, per l’appunto, di rapportarsi “…una mostra nella quale fossero presenti opere di Donne e Uomini a lui cari anzi tutto per gli stimoli e l’amicizia di cui lo hanno arricchito: bravi artigiani o grandi artisti di fama internazionale con i quali ha avuto il piacere, l’onore e il merito di collaborare. Coloro con i quali nel tempo ebbe più conoscenza e affinità…in altre parole: bei momenti e faticate comuni sovente trasformatesi in amicizie ancor oggi ben vive. Un occhio quindi alle belle figure del passato, un altro ai giovani emergenti con i quali ha il piacere oggi di interagire, dalle nostre parti o all’estero…”.

Così scrive, in una parte del suo testo di presentazione a questa collettiva, il curatore della stessa Mauro Baracco.

Sempre a Savona presso le officine Solimano verrà presentato, in collaborazione con il Museo de la Memoria y los Derechos Humanos de Santiago de Chile e Espacio Memoria y Derechos Humanos, ex ESMA di Buenos Aires, lo spettacolo teatrale

“Quiero hablar sin imposiciònes ni limitaciònes” incentrato su una serie di fatti sanguinosi verificatisi durante le dittature militari del secolo scorso in Sud America e documentati attraverso toccanti testimonianze di sopravvissuti o di familiari di prigionieri.

Ad Albissola Marina, presso l’antica fornace Alba Docilia, sarà proposto il percorso storico della creazione artistica laveriana mediante l’esposizione di documenti d’archivio, tra cui fotografie, manifesti, locandine, pieghevoli di eventi teatrali e mostre sia personali sia collettive a corollario visivo delle opere d’arte realizzate nei primi anni ’80 quando aprì lo studio-atelier in Pozzo Garitta. Il tutto con l’intento di ripercorrere quegli anni così prolifici per creatività artistica e intellettuale, divulgando ad un pubblico il più vasto possibile parte del proprio vissuto.

Ad Albisola Superiore, presso il cinema teatro “Don Natale Leone”, saranno proiettati quattro cortometraggi che fanno parte di una serie intitolata “Capolavori Rivisitati” uno dei quali, “L’attimo Fuggente”.

Durante la proiezione, ad un certo punto di una scena, gli spettatori vedranno la pellicola originale arrestarsi, per continuare con gli attori del gruppo sperimentale per circa due minuti; successivamente si ritornerà ai fotogrammi del film originale. Per gli altri tre capolavori, sono stati scelti: Arancia meccanica, Il Buono, il brutto, il cattivo e Amarcord

DELLA CERAMICA

Programma degli eventi e orari

SABATO 3 DICEMBRE ORE 16,30 PALAZZO DEL COMMISSARIO Fortezza del Priamar Savona (g.c.)

inaugurazione e presentazione critica di ANTOLOGICA a cura di Giorgia Cassini

inaugurazione Collettiva “Collaborazioni”

a cura di Mauro Baracco

(orari mostra: giovedì e venerdì 15/18; sabato e domenica 10.30/12.30 – 15/18)

VENERDI’ 9 DICEMBRE ORE 20.30 CINEMA TEATRO “DON NATALE LEONE”

Albisola Superiore

anteprima di “CAPOLAVORI”

alla serata saranno presenti gli attori – seguirà dibattito

SABATO 10 e SABATO 17 DICEMBRE ORE 20.30 TEATRO DEI CATTIVI MAESTRI – SAVONA “Quiero hablar sin imposiciones ni limitaciones” teatro contemporaneo e filmati d’epoca

dei colpi di stato in Cile e Argentina. Alla serata saranno presenti gli attori – seguirà dibattito

VENERDI’ 16 DICEMBRE ORE 17 FORNACE “ALBA DOCILIA” (g.c.) Albissola Marina

“Documenti e opere degli anni ’80”

orari: giovedì 15/17; sabato e domenica 10/12 – 15/17; chiuso: 24 e 25 dicembre 2016 e 1 e 6 gennaio 2017

DEL CINEMA

DEL TEATRO

…E DI GIORGIO LAVERI

Gli eventi si svolgono sotto l’egida dell’Associazione Culturale “Angelo Ruga”

Patrocini:

Città di Savona – Comune di Albissola Marina – Città di Albisola Superiore Collaborazioni:

“Espacio Memoria y Derechos Humanos (Ex Esma)” – Buenos Aires (Argentina) “Museo de la Memoria y los Derechos Humanos” – Santiago de Chile (Chile) “Associazione “Cattivi Maestri” (Savona)

MUDA (Albisola)

Associazione “Pratozanino” (Cogoleto – Ge)

ASL 3 Genovese

Ecco cosa scrive il critico Giorgia Cassini:

Vivere totalmente immersi nella propria passione è un sogno che solo pochi riescono a realizzare. C’è riuscito Giorgio Laveri artista fra i più significativi a livello internazionale che ha saputo costruire nel corso della sua rilevante carriera un’immagine umana complessa e coerente, che trascende la pur impeccabile definizione dei singoli progetti artistici.

Una divertita interdisciplinarità entro un arco temporale che rivela il percorso che dalla funzione porta alla creazione, poi alla decorazione ed infine all’emozione. Una sequenza di opere d’arte che costituiscono un mosaico del ricco e variegato percorso professionale tratteggiato con motto di spirito. Veri e propri frames quali espressioni sovranamente individualistiche di una personalità colta e gioiosa, forte e irriverente. Grazie ad un notevole spirito creativo ha di fatto portato con successo sui mercati internazionali una materia di rilevanza locale, la terracotta policroma, abilmente, innovativamente e sentimentalmente coniugata tra passato e futuro, il cui sodalizio si rafforza giocando su similitudini di valori e su punti di contatto storici molto marcati che collegano gli anni Settanta a questo secondo decennio del nuovo millennio. Quella di considerare la propria tradizione come una ricchezza e di oggettivare i propri ricordi non implica l’essere schiavi del passato, ma bensì è un elemento ricorrente concepito come qualità intrinseca dei lavori laveriani entro una dimensione che è quella di un “odierno vintage”. Di un oggi fatto con visioni del passato, con i dati memoriali. Oggetti familiari che sono il “divertissement” dell’artista che attraverso una sorta di filtro onirico ed aggiungendo la componente cromatica preferita sovrappone a modelli reali, o già esistenti, componenti visionarie. Una vena creativa che vira al sogno e allo stupore entro un mondo intriso anche da un’ispirazione cartoonist.

C’è pertanto anche una concezione poetica, un percorso di luoghi e di memoria. Da sempre Laveri persegue una ricerca stilistica che coniuga il gusto retrò con quello moderno, divertendosi a nobilitare cose in disuso, come in Styló Coupé dove rispettoso del passato fa rivivere l’incanto raffinato dei bacili art déco, di cui è un appassionato collezionista, portandovi forte il segno dell’attualità.

È il modo per Laveri di accettare il passato e di proiettarsi nel futuro, è la cultura del progetto che nasce insieme all’oggetto e ne guida la lavorazione fino a determinarne l’aspetto finale, è la profonda visione etica del lavoro inteso come militanza culturale. La celebre Moka Express Bialetti nata nel 1933, presente alla Triennale di Milano e al Moma di New York e posseduta dal 90% delle famiglie italiane è un’icona del “Made in Italy” rieditata da Laveri nella serie in terracotta policroma Un caffè con… simbolico omaggio a diverse personalità del mondo dell’arte di cui esemplifica, una su tutte, quella dedicata a Robert Indiana ed alla sua celebre scultura Love.

Fra le cose più amate e accarezzate dalle donne, intramontabile feticcio da borsetta, nato nel formato stick portarossetto nel 1915 su idea dell’americano Maurice Levy, il rossetto continua ad esercitare il suo fascino e a scatenare il massimo della creatività di Laveri capace di proporlo lucido o mat, dall’inevitabile imponenza che non cerca più di scomparire, ma si mostra con orgoglio. Sofisticata rilettura dove l’estetica che insegue non è solo polvere negli occhi, ma riguarda materie e sistemi costruttivi.

Le installazioni che sono un ponte fra noi e l’ambiente, sono creazioni contemporanee che diventano vere e proprie presenze sceniche che animano di forza nuova la ribalta del quotidiano.

Laveri ci rallegra con la sua fantasia, ci da emozioni con le forme, con i colori, con il linguaggio del materiale ceramico.

Propone momenti di analisi: una sequenza di ciliegie in ceramica in cui il colore impone la sua esuberanza a conferire maggiore importanza al valore della poetica dell’oggetto rievocandone al contempo la vitalità estetica, od una messa in scena di rossetti, di penne stilografiche, di rullini fotografici, di fischietti, presentati isolati o a gruppi, ingigantiti, intensificati rispetto al reale ad offrire una nuova lettura ad oggetti creati per il nostro quotidiano. Ed ecco che la praticità intrinseca in ciascun oggetto, attraverso il processo del recupero, ne sconfigge l’aurea fredda e artificiosa diventando uno strumento pervasivo di comunicazione con motivazioni simbolico- sociali.

Laveri cerca significati e aggiunge interpretazioni.

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Stefano Pezzini
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio...