Mercoledì 15 febbraio alle 20.30 (biglietto a 20 e 15) al Teatro Sociale di Camogli va in scena Govi a modo nostro, con Maurizio Lastrico, Tullio Solenghi e Simona Guarino, drammaturgia di Margherita Rubino.Tre grandi interpreti, legatissimi alle loro origini liguri, rinnovano, attraverso le battute e i dialoghi più arguti delle sue indimenticabili commedie, il ricordo del più amato uomo di teatro genovese di sempre: Gilberto Govi, drammaturgo ma anche “inventore” di uno stile anticonvenzionale che anticipava il modo di stare in scena dell’attore contemporaneo. In programma stralci delle commedie Pignasecca e Pignaverde (Valentinetti/Govi), Sotto a chi tocca (Orengo/Govi) e Manezzi pe majâ ‘na figgia (Bacigalupo/Govi). Partecipano all’evento Ilaria Cavo (Assessore alla Cultura e spettacolo della Regione Liguria) e Margherita Rubino (Università degli Studi di Genova).
Ad accogliere il pubblico saranno proprio Ilaria Cavo e Margherita Rubino, presentando anche un “quasi inedito” televisivo, con la proiezione di un raro documento video tratto dal Carosello Rai del 1962, che porterà in sala la presenza viva della voce e del volto dell’attore scomparso. Nel divertentissimo sketch, il grande comico dialoga con se stesso, nella doppia parte di un un anziano inquilino e del portiere condominiale, che discutono insieme proprio sull’opportunità di partecipare a Carosello: un esempio di comicità straordinariamente moderno. Protagonista una delle più celebri macchiette di Govi: il portinaio Bàccere Baciccia (dal nome dell’antica maschera genovese) conosciuto da tutti per l’estrema tirchieria ma adorato dai bambini, ai quali ripeteva il celebre tormentone: “Da quell’orecchio, non ci sento; da quell’altro, così così…”
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio…