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Albenga, la Fiera di San Martino può diventare vetrina delle eccellenze dell’agroalimentare in Riviera

Se è vero che a San Martino il mosto diventa vino, è anche vero che, da tempo immemore, è il giorno delle fiere e dei mercatini dove valorizzare i prodotti dell’autunno inoltrato, dalle castagne alle mele, dai cavoli alle rape passando per tartufi e quant’altro. Da qualche anno Albenga festeggia San Martino, non solo perchè il santo ungherese, prima di raggiungere Tours per diventare vescovo, trascorse un paio d’anni in eremitaggio sull’Isola Gallinara, ma soprattutto perchè la fiera potrebbe diventare (in parte lo è già) una vetrina per le eccellenze enogastronomiche ingaune.

Da venerdì 10 a domenica 12 novembre il centro storico e piazza del Popolo sono diventate teatro di una suggestiva vetrina di gusto. Dalla fabbrica di cioccolato in piazza del Popolo alla castagnata degli alpini in largo Doria, per continuare con una lunga teoria di banchetti con miele, verdura, fiori, birre artigianali (Scola Beer e Birrificio 44 di Albenga), gli sciroppi di m’Agrado, i pregiati tartufi dell’Associazione Tartufai della Liguria (con tanto di dimostrazione di cerca e cava del tartufo con i cani), le chiocciole dell’allevamento EffeTi di Ortovero, i vini e le birre di Peirano Bibite, l’olio extravergine di olive Arnasca e Taggiasca, i prodotti del frantoio e i vini della Cooperativa Olivicola di Arnasco. E poi laboratori per bambini, letture di Cosa vuoi che ti legga, iniziative per insegnare ai più piccoli (e non solo a loro) come nutrirsi in maniera sana. Per non parlare dei focus sulle eccellenze, la lavanda della Riviera con Franco Stalla, le farine artigianali con Slow Food, l’olio extravergine di olive liguri con Luciano Gallizia, presidente e anima della Cooperativa Olivicola di Arnasco.

A catalizzare l’attenzione del pubblico, però, sono stati gli show cooking organizzati in piazza San Michele. Tre gli appuntamenti culinari che hanno visto protagonisti i giovano studenti dell’Alberghiero di Alassio (mentre i colleghi dell’Agrario di Albenga esponevano verdure e aromatiche coltivate nei terreni della scuola), che hanno dato una dimostrazione di bravura e passione. Tre anche gli show cooking “in rosa”, dove padrone di casa sono state le Lady Chef della Federazione Italiana Cuochi Gabriella Caratti (anche Cuoca Contadina di Coldiretti) e Cristina Niero. Due dei loro show cooking, sabato alle 12 e domenica alle 16, le hanno viste alle prese con ricette De.Co. del Comune di Albenga: il coniglio alla saleasca e il polpettone di zucchine trombetta. Il terzo show cooking, in collaborazione con l’Associazione sportiva inclusiva ViceVersa, ha valorizzato la Cucina Bianca delle Alpi Liguri con uno dei suoi piatti iconici: gli streppa e caccia là al sugo di porri. Appuntamenti che hanno visto una folta partecipazione di pubblico che, al termine delle preparazioni, ha potuto assaggiare i preparati (tutti di grande sapore, s.v.s.d.) accompagnati da due grandi vini liguri: l’ancestrale rosè di Guglierame (una bollicina creata con il metodo più antico di spumantizzazione, antecedente a quella dello champagne, per intenderci) e la Granaccia di BioVio.

Tutto bene? Ni. L’idea di dedicare la Fiera di San Martino alle eccellenze enogastronomiche di Albenga e delle sue valli è sicuramente buona. Il limite, sottolineato anche dai commenti sui social, è il numero limitato di espositori e, la domenica, la chiusura di molte, se non quasi tutte, le attività commerciali del centro storico. Criticità di cui sono consapevoli gli assessori Marta Gaia e Alberto Passino, che già alla chiusura di questa edizione si sono messi al lavoro per l’appuntamento del prossimo anno con l’intenzione di fare della Fiera di San Martino una vera prestigiosa vetrina per i prodotti della Piana. Una manifestazione capace di attirare turisti fuori stagione, vista anche la orte presenza straniera registrata nei tre giorni di festa.

 

 

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Stefano Pezzini
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio...