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Albenga, Sandra Berriolo con parole e fotografie il suo viaggio avventura in Giordania

Sandra Berriolo, albenganese, scrittrice, giornalista, provocatrice culturale (ultimamente ha dato alle stampa, e ce ne parlerà prossimamente un libro sul cimitero monumentale di Albenga), e soprattutto amica da quasi mezzo secolo, prosegue la sua collaborazione con questo blog raccontandoci, e facendoci vedere attraverso una ricca galleria fotografica, il suo viaggio-avventura in Giordania. Ecco il suo racconto.

 

Perchè andare in un Paese che confina con Siria, Iraq, Palestina, Israele, Arabia Saudita, Egitto (anche se solo attraverso il Mar Rosso)? Te la vai a cercare, ami il rischio? Ci vado perchè è una delle culle della civiltà. Là si son trovate le più antiche statue antropomorfe (più morfe che antropo, vedendole da vicino: un po’ come facevo io il Das alle elementari insomma) del circa 8000-4000 a.C (anno più anno meno); nel 3300-1200 a.C. costruivano già villaggi fortificati; nell’età del Ferro ci son passati gli Israeliti; ebbero tre importanti Regni contemporanei: Ammoniti a nord, Moabiti al centro (pastori) con due capitali, Edomiti al sud. Moab era figlio di Lot e presso la piana che aveva il suo nome Mosè morì sul monte Nebo. E questo è solo l’inizio. Poi dall’attuale Giordania passarono tutti: Assiri, Babilonesi, Ebrei, Persiani, Alessandro Magno, Nabatei (Arabi nomadi, ricchi commercianti, importantissimi, che fondarono Petra), Romani, Bizantini, Islamici (Omayadi e Abbasidi), Crociati, Ayyubidi e Mamelucchi, Ottomani, Inglesi (dal deserto giordano partì la rivolta guidata da Lawrence d’Arabia) e Arabi. E non dovevo andarci, io?

La Giordania è per il 75% deserto. Ma non quello africano, è diverso; e ogni zona ha un colore diverso: più giallo, più rossiccio, più stepposo, meno sabbioso, meno dune, più rocce. Affascinante. Nonostante ciò in Giordania, Paese lungo da nord a sud, incontri tutti i climi possibili. Al Nord le colline coltivate come nel Mediterraneo: verdi di ulivi, viti, alberi da frutto, aromatiche, vivai di piante in vaso (come Albenga, per dire). Da assaggiare i vini. L’ho fatto secondo voi? Certo che l’ho fatto: il rosso porge 13,5 gradi, corposo e godibilissimo. Dicevamo: deserti di vario tipo, clima mediterraneo, altipiani e montagne con la neve, il Rift che è sotto il livello del mare (mar Morto ad esempio), zona da turismo acquatico (Mar Rosso).

Poi c’è il fiume Giordano, quello che se lo attraversi ti trovi puntati i fucili (o quel che usano, non mi intendo di guerra) degli Israeliani; quello dove è stato battezzato Gesù, a Betania; quello che adesso è color cammello anche se nelle scritture scrissero che era limpido. E’ commovente ripetere il rito del proprio Battesimo in riva al Giordano, spiato dalle telecamere israeliane a quaranta metri. Poi ti portano coi fuoristrada nel deserto Wadi Rum (si dice “ram”, non pensate subito all’alcool!) dove si può anche dormire in moderne tende simil-nomadi (portarsi un piumino: è deserto ma è anche un altipiano), dove Lawrence d’Arabia ha fatto il film. Pardon, dove ha dato vita alla rivolta araba per sconfiggere i Turchi.

Poi puoi vedere un caravanserraglio (sempre in mezzo al deserto stepposo, però c’è anche il bar e il negozio gadget) e il giorno dopo piombare in piena età imperiale a Gerasa (cosa ridete? Si chiamava così l’attuale Jerash). E’ uno dei siti romani meglio e più interamente conservati al mondo secondo solo a Roma.

Poi naturalmente c’è Petra che non è solo quella facciata che tutti conoscete dalle foto ma è un intero parco archeologico enorme. Era zona di passaggio per le carovane dei commercianti. Impossibile raccontarla tutta. Dalla lunga strada che la percorre si può scegliere di visitare una serie di resti: templi tomani, tombe dei Re, il cosiddetto “monastero” che si raggiunge con una camminata trekking con un certo dislivello (è il tempio che compare in Indiana Jones, per capirci), la chiesa bizantina coi mosaici e tanto altro.

Poi puoi provare l’effetto Mar Morto (dove galleggiavo persino io) oppure il relax del grande albergo con spiaggia sul Mar Rosso (un po’ come Alassio, ma di più) con la sabbia…rossa appunto e di fronte sempre Israele (che ansia).

Insomma, io vi dico di andare a vedere la Giordania. E’ un Paese cuscinetto “politico” che non ha petrolio (secondo me non lo cercano appositamente perchè non gli facciano la guerra) ma vive di servizi; molte Nazioni (Italia compresa) investono creando infrastrutture, pale eoliche, cementifici, aziende, restauri di opere d’arte, hotel, ecc; il Re non ha nessun interesse a fare la guerra, visto che tutti gli danno soldi per il Paese. La popolazione è quasi la metà di origine “straniera” perchè nei secoli (e negli ultimi decenni) sono arrivati migranti da ogni dove, accolti ed integrati per quanto possibile. Le Religioni convivono bene e senza pregiudizi. La Regina è bella anche se piace più a noi che a loro, poiché dicono che insieme al marito (figlio del loro invece adorato Re Hussein e di una inglese) sono un po’ distanti dal popolo.

Infine un dettaglio non insignificante: loro hanno i dromedari (i cammelli sono in Africa), non sbagliatevi. E comunque i dromedari sono tipetti nervosi, non dategli troppa importanza.

 

About the Author

Stefano Pezzini
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio...