Ed è un momento drammatico per tanti, anche per la casa editrice Pentàgora curata dall’amico Massimo Angelini. Da un mese le librerie sono chiuse, i distributori paralizzati, i dipendenti a casa, non è stato venduto più un solo libro, le macchine per stampare sono ferme. Però le spese non si fermano e gli stipendi e i contributi devono essere garantiti (qualcosa sarà forse ammortizzato, molto altro no). Insomma, è semplice ed evidente, se continua così la condanna della piccola casa editrice è pressoché certa.
Scrive Massimo:
“Voi, che la conoscete, sapete che Pentàgora ha alcune caratteristiche
* paghiamo i dipendenti, i fornitori, i diritti agli autori al 10%, ma il lavoro editoriale lo curiamo con impegno volontario, e io stesso che ci dedico il mio tempo libero da 7 anni non ho mai ricavato (per scelta) un centesimo nemmeno per rimborsare le spese che sostengo;
* per pubblicare non abbiamo mai fatto pagare nulla agli autori né abbiamo mai chiesto agli autori di comprare una sola copia;
* non pubblichiamo libri “da cassetta”, anche se ne abbiamo avuta l’occasione, ma solo quelli che ci piacciono davvero e crediamo siano buoni da diffondere;
* perché non ci piace l’usa e getta, non facciamo uscire i libri dal catalogo;
* non cerchiamo e non accettiamo contributi pubblici o privati e non pubblichiamo libri sostenuti da università, enti ecc.
* per ragioni etiche e politiche, non distribuiamo e non facciamo distribuire ad Amazon (per quanto ne sappia, siamo soli a fare questo insieme a BabaLibri), anche se oggi sono pressoché i soli che vendono libri…
La nostra è un’esperienza editoriale più etica e artistica che commerciale, un po’ unica nel suo genere, e forse sarebbe un peccato vederla spegnere e contarla – come tante piccole imprese commerciali, del resto – tra le vittime indirette della pandemia.
Allora abbiamo deciso di darci un colpo di reni per provare a risollevarci. E poiché l’unico modo per vendere oggi (e chi lo sa per quanto ancora) è la vendita per corrispondenza, allora abbiamo pensato di scommettere sull’e-commerce, la vendita tramite internet,
e di incentivare gli acquisti pagando noi le spese postali (busta raccomandata e tracciata) per l’acquisto di almeno due libri.
Vorrei chiedervi di sostenere e diffondere questo appello. Come?
invitando (direttamente con email e indirettamente tramite i social) gli amici e i conoscenti a sostenerci, acquistando (almeno) due dei nostri libri dal nostro sito www.pentagora.it. Sono belli, alcuni bellissimi e unici nel loro genere! Non pagheranno le spese postale e vedranno recapitare a casa i libri in pochi giorni con busta raccomandata e tracciata.
E se tra i libri del nostro catalogo ce ne sono due che vi sono piaciuti particolarmente e che vorreste consigliare con convinzione, ditemelo per favore quali sono, così preparo un tagliando con le due copertine perché possiate diffonderlo e incoraggiare ancora meglio il loro acquisto.
In fondo si tratta di incoraggiare chi gli/le vogliamo bene a donarsi due libri (un bell’autodono!) e per noi si tratta di tentare di sopravvivere a questo momento, perché la nostra piccola avventura possa continuare.
Stiamoci vicini (anche se detto ora, sembrerebbe un paradosso!) Grazie per l’attenzione e un abbraccio
Massimo
Il catalogo è scaricabile su https://blog.pentagora.it
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio…