Non c’è dubbio, Aromatica, la grande vetrina delle eccellenze agroalimentari liguri (del Ponente, soprattutto) organizzata da dieci anni a Diano Marina, è sicuramente tra le più (se non la più) riuscita delle manifestazioni di valorizzazione territoriali. Anche questa decima edizione lo sta dimostrando, sia per il successo di pubblico, sia per la qualità del pubblico che sta seguendo con grande interesse gli show cooking, gli approfondimenti, le tante novità che gli espositori presentano sia nei loro stand che nell’area dibattiti e nel “Salotto Aromatico” del vulcanico Carmine Esposito.
Passeggiare tra gli stand significa fare un tuffo di gusto tra tradizione e innovazione, con proposte spesso sorprendenti. Come il gelato all’aglio nero di Vessalico di Osvaldo Maffone proposto dalla gelateria Perlecò di Alassio, che tra i gusti proposti da un ampio spazio anche agli innovativi succhi prodotti da RaveraBio di Albenga. O la Taggiasca Caviar del Le Delizie del Cupin di Camporosso. E la tradizione dell’aglio di Vessalico di Nino Martino, o l’olio extravergine di oliva del Frantoio Garello di Nasino, un frantoio fatto costruire nel ‘400 da Del Carretto (forse il più antico del Ponente, ma ovviamente ristrutturato e con macchinari moderni), per non dire dei vini di Peq Agri, società proprietaria di Cantina Lupi, Guglierame e Cascina Praie. E in tema di vini i grandi eventi targati Enoteca Regionale della Liguria con i “Segreti e sapori dei vini Liguri”, laboratorio condotto da Sommelier della Fisar, il “Corochinato, il vero aperitivo Genovese”, storia e degustazione o il focus sulla Granaccia, con il produttore Azienda Agricola Viarzo. Proseguiamo con i produttori, che dire del birrificio Ellisor di Sassello, con la sua Citrus, al chinotto di Savona, pluripremiata? O il Moonshine, whisky (ma non si può definire tale per problemi burocratici) prodotto a Sassello, capitale del gusto ligure, da Diego Assandri del Mulino di Sassello. E ancora Scola Beer (e non solo), che propone il suo olio Segua (frazione di Casanova Lerrone), il nuovo amaro a base di luppolo coltivato a Castelbianco (base per Scola Beer), e Federico Guadalupi, patron dell’azienda Biodiversamente, che con la lavanda produce essenze sia per essere usate in cucina che in cosmesi. E come non citare gli asparagi violetti di Albenga (Presidio Slow Food) dell’azienda agricola Sardo (ad Aromatica presente con la frontwoman Nicoletta) e lo yourt di Puro, Pieve di Teco?
Il programma di domenica 7, ultimo giorno di Aromatica, è molto ricco:
ore 10.15
‘Agricoltura naturale e sostenibilità per il futuro del cibo’, con la partecipazione di Paola Migliorini, prof.ssa di agronomia dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (tavola rotonda)
Partecipano: Paola Migliorini, professoressa Associata in Agronomia e Coltivazioni erbacee presso l’Università di Scienze Gastronomiche, Pollenzo, Italia, tiene corsi di agroecologia,
agricoltura biologica, agricoltura sostenibile e agrobiodiversità a livello di Laurea triennale, Master e Dottorato di ricerca. È direttore del Master in Agroecology and Food Sovereignity. E’ stata presidente e fondatrice di Agroecology Europe e vicepresidente di IFOAM AgriBioMediterraneo.
È autrice di 100 pubblicazioni tecniche e scientifiche su riviste internazionali e nazionali, monografie, capitoli di libri e atti di conferenze. Presso l’Università di Scienze Gastronomiche coordina diversi progetti di ricerca legati agli aspetti agricoli del cibo a livello regionale, nazionale ed internazionale.
Intervengono anche Tracy Eboigbodin (Vincitrice MasterChef 2022) e Enzo Martino titolare dell’azienda agrituristica Solo Blu di Diano Marina.
ore 11.30
Le lumache del Colle di Nava, a cura dell’azienda agricola Chiocciole Stellate (presentazione e dimostrazione)
Partecipa: Jonathan Duke, titolare -azienda Chiocciole Stellate, allevamento di chiocciole helix aspersa a ciclo naturale completo.
Note: presentazione prodotti aziendali di una piccola realtà a 1.000 slm… dalle semplici chiocciole fresche (vive) ai vasetti con le chiocciole già precotte con diverse ricette, da poter essere consumate come aperitivo. Inoltre realizza la linea cosmetica a base di bava di lumaca.
ore 12.00
111 luoghi e la Stroscia* De.co. di Pietrabruna: un territorio da scoprire e gustare, con la partecipazione di Alessandra Chiappori, Stefano Ascheri e di Barbara Vatteone del laboratorio La Colombiera (presentazione del libro e degustazione)
Partecipano: Barbara Vatteone, Alessandra Chiappori e Sergio Ascheri
A parlare della De.co. del Comune di Pietrabruna interviene anche la vice-sindaco Gaia Giodano.
Tema 1: Barbara Vatteone da diversi anni gestisce un laboratorio di pasticceria secca a Pietrabruna: “La Colombiera”. La stroscia, di cui Barbara conserva una preziosa ricetta, è sicuramente il suo fiore all’occhiello nonché prodotto de.co. del Comune di Pietrabruna, nel laboratorio artigianale di Barbara vengono sfornati altri prodotti, tra cui spiccano alcuni dolci tipici, quali gubeletti, pinolate, crostate, amaretti, baci e l’immancabile panettone.
Tema2: Alessandra Chiappori è una giornalista, si occupa di uffici stampa e scrive da anni di eventi, cultura e turismo anche in Riviera dei fiori. Stefano Ascheri è un libraio e, oltre a essere diplomato in immagine fotografica filmica e televisiva, gestisce l’archivio storico del bisnonno Giuseppe Ragazzi, fotografo nel Ponente ligure tra gli anni Dieci e gli anni Quaranta del Novecento.
Alessandra e Sergio sono gli autori del libro dal titolo:“111 luoghi della Riviera dei fiori che devi proprio scoprire” è una guida alla scoperta del territorio della provincia di Imperia attraverso testi e fotografie. Il libro fa parte di una collana più ampia, pubblicata da Emons Editore, che racconta città italiane ed europee sempre attraverso 111 luoghi. In realtà tra queste pagine c’è molto di più, perché gli autori hanno realmente viaggiato per tutta la provincia di
Imperia, dalla costa al più remoto entroterra, fino alle pendici del monte Saccarello, e hanno incontrato storie, personaggi, curiosità, prodotti tipici da assaggiare e degustare, e hanno poi riportato tutto, con testi e foto, tra queste pagine.E’ una guida che spazia dai boschi agli oliveti, dalle profondità del mare, con il santuario dei cetacei, al rifugio di montagna di Colle Melosa, e racconta di olivi taggiaschi, di pergolati di vigna, di rigogliosi giardini che punteggiano questo lembo di terra. Incontreremo piante esotiche, ma anche palme, cipolle che camminano, zafferano, carciofi, lavanda, fiori d’arancio che raccontano di spericolate coltivazioni in un viaggio perpendicolare e assolato che dal mare si innalza fino ai duemila metri.
ore 14.30
Erbe e aromi di Liguria nel bicchiere, l’amaro ufficiale di Aromatica e le specialità firmate Liquomar (presentazione e degustazione)
Partecipa: Beccati dell’azienda Liquomar di Torino (con la figlia Cinzia Andreotti)?
Tema: Aromatico: liquore ufficiale di Aromatica alle erbe aromatiche e altri liquori di particolari gusti (arancio e caffè, lavanda, ecc.)
Note: Liquomar nasce nel 1957, in un piccolo laboratorio di Torino. Il suo fondatore, il nonno della attuale titolare, Mara Andreotti. Laerte, utilizzava materie prime naturali, scelte con cura per ottenere perfezione e qualità. In seguito l’attività è passata alla madre Cinzia, che con un lavoro costante e spinta dalla passione, ha mantenuto l’eccellenza qualitativa della produzione. Oggi Mara, prosegue l’attività in un piccolo paese della provincia di Torino, ai piedi della Valle d’Aosta, tra castelli medievali e campi di mais. I prodotti sono realizzati con fiori, frutti ed erbe aromatiche; con utilizzo di materie prime scelte e di stagione. Ogni prodotto può venire sempre con sfumature leggermente diverse, sintomo di artigianalità ed eccellenza. Liquomar predilige far sempre assaggiare il prodotto prima dell’acquisto.
Le erbe utilizzate provengono da coltivatori delle valli limitrofe. Dopo essere state essiccate, vengono sottoposte ad un bagno di alcool per poter estrarne le essenze e i profumi. Successivamente l’estratto ottenuto viene usato come base per produrre i liquori. Un liquore molto conosciuto nelle nostre valli è il Genepì, ottenuto dalla piantina dell’artemisia mutellina. Meno conosciuto è il Tanaceto, ottenuto con la pianta del Tanacetum crispum. Non solo liquori a base di erbe aromatiche, ma anche liquori a base di fiori, decisamente più dolci come la Camomilla o la Violetta.
La ricetta più vecchia è quella del Rosolio, per la quale vengono utilizzati i petali delle rose fresche. Due principi fondamentali: mantenimento della filiera corta e stagionalità. Il confezionamento, come il resto del processo lavorativo, è fatto a mano.
ore 15.15
C’è timo e timo, a cura di Rb Plant (laboratorio)
Partecipa: Marco Cappello del consorzio RB Plant di Albenga
Tema: Le numerose varietà di timo (Timo faustini, Timo limone verde, Timo silver queen, Timo variegato giallo) – Le caratteristiche e gli usi
ore 16.30
L’essenza del benessere: la distillazione, gli oli essenziali, gli idrolati, a cura dell’azienda agricola Davide Nervo (laboratorio)
Partecipa: Chiara Nervo titolare dell’omonima azienda agricola
Tema: processo di distillazione in corrente di vapore,gli oli essenziali proprietà ed impieghi e gli idrolati (cosa sono e come possono essere utilizzati)
ore 17.30
L’Ormeasco di Pornassio, con la partecipazione della Confraternita dell’Ormeasco(degustazione)
Tema: Le diverse tipologie di Ormeasco, doc che si produce solo in valle arroscia, e le loro caratteristiche: ormeasco, ormeasco superiore, sciac-trà, brut di ormeasco.
Note: Associazione costituita 11/11/1998, 25 anni fa, nel Castello di Pornassio al fine di valorizzare il territorio “Valle Arroscia” ed il vino di produzione tipica locale. Costituita da appassionati di enogastronomia, produttori del vino ed amministratori locali, che si riuniscono periodicamente per rinnovare il loro legame con le più profonde tradizioni del territorio ligure e promuovere, tutelare e diffondere la cultura di questo meraviglioso rosso Doc.
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio…