Cinzia Mattioli, sommelier Ais (per molti mandati è stata delegata per la provincia di Savona dell’Associazione Italiana Sommelier) e ristoratrice a Borgio Verezzi dove, con il marito chef Paolo Alberelli, è da oltre 40 anni alla guida del ristorante Doc, è la nuova delegata delle Donne del Vino della Liguria. La sua elezione è avvenuta, all’unanimità, qualche settimana or sono. Cinzia raccoglie il testimone dall’amica ristoratrice savonese Pervinca Tiranini. Un triennio che vedrà impegnate Cinzia e le sue vice delegate, Cinzia Tosetti (giornalista e sommelier) e Suzanne Branciforte (wine communicator e sommelier) nelle molteplici attività dell’associazione in un momento di grande interesse nei confronti dei vini liguri.
L’Associazione Nazionale Le Donne del Vino è stata presentata ufficialmente durante Vinitaly 1988: allora era costituita da una ventina di socie che ben presto videro radunarsi intorno a loro decine di altre protagoniste del mondo del vino, fino a raggiungere più di 1.000 socie. Scopo del sodalizio promuovere la conoscenza e la cultura del vino attraverso il contributo di esperienze e conoscenze di donne impegnate in questa mission in settori diversi, ma complementari. L’impostazione trasversale fu anticipatrice dell’evoluzione successiva della presenza femminile nel mondo del vino e oggi, a tutti gli effetti, possiamo considerarla un’idea fortemente innovatrice.
Per essere ammesse nell’associazione occorre avere un vissuto professionale legato alla vigna e alla cantina e da qui alla tavola, quindi produttrici, ristoratrici, sommelier, enologhe. E inoltre giornaliste di settore, carta stampata e blogger, responsabili della comunicazione e del marketing di aziende vinicole. L’ammissione di quest’ultima categoria la dice lunga sull’importanza della comunicazione nella prospettiva delle attività dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino.
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio…