Il Progetto Book of Dreams per un diario collettivo emozionale ed esperienziale dell’emergenza riservato agli allievi della scuola si è terminato, per lasciare spazio agli adempimenti di fine anno di docenti e alunni. Nato da un’idea dei professori della Redazione Social Web per dare voce ai giovani adolescenti, in modo che potessero esprimersi oltre alle video lezioni e ai compiti ordinari della Didattica a Distanza , con il loro linguaggio fatto di disegni, fotografie, musica, danza, video, poesie e pensieri, il progetto ha preso congedo dal pubblico con un video conclusivo.
Il progetto ha incontrato il favore degli psicologi e degli esperti interpellati. La psicologa della scuola, Silvia Console, riassume così la situazione: “Il Covid-19 ci ha posti davanti ad uno scenario nuovo, l’emergenza sanitaria si è espansa velocemente costringendoci a stare a casa, per proteggerci e per proteggere le persone intorno a noi. Bambini e ragazzi sono stati sicuramente importanti protagonisti di questo scenario e con loro la SCUOLA, il loro principale contesto di riferimento. Da un primo stop scolastico che sembrava dover durare qualche settimana, sono stati costretti a non ritornare più nelle loro aule, rientro a data da destinarsi…E intanto anche alla scuola è stato chiesto di RIORGANIZZARSI e ritrovarsi in un equilibrio tutto nuovo: la didattica online. In qualità di Psicologa dell’adolescenza credo sia importante, seppur in un momento difficile, che allievi e insegnanti abbiano potuto e possano vivere questa novità come un’opportunità“.
I ragazzi, infatti, hanno inizialmente e per la prima parte della quarantena reagito bene ma, con il prolungarsi delle restrizioni sociali, hanno cominciano a dare segni di una profonda sofferenza. Gli studi dell’Osservatorio sull’Adolescenza evidenziano segnali preoccupanti per un adolescente su quattro. La scuola – che nelle sue sezioni Alberghiera, Agraria, e Tecnica accoglie allievi di un vasto comprensorio centrato sui due poli Albenganese e Alassino- si è mossa per tempo in chiave preventiva, cercando di affiancare alla DAD forme di espressione e dialogo con gli allievi, più adatte alle situazioni sociali e al clima del tutto nuovo che si è venuto a creare.
“Risolvere la questione con una moltitudine di compiti a casa temo avrebbe significato perdere quest’occasione: avrebbe finito con l’allontanare i ragazzi e non li avrebbe resi partecipi e protagonisti in questa delicata fase, caratterizzata di per sé da grande incertezza anche per ciò che concerne l’immediato futuro”. Aggiunge la psicologa che conosce bene le problematiche dei giovani allievi dell’istituto: ” La grande chance della scuola oggi non è, a mio avviso, dare attenzione in maniera puntuale al programma didattico, quanto “raggiungere l’adolescente là dov’è”, privilegiando il potere della relazione come principale risorsa per la sua crescita.”
The Book of Dreams ha già presentato sufficienti materiali da definire tre preziosi capitoli assecondando con le proposte la storia che si svolgeva sotto gli occhi dei ragazzi, consentendo ai docenti di essere il riferimento “buono”, il modello da seguire con fiducia.
Conclude Console: “In questa prospettiva Book of Dreams è stato un ottimo strumento per raggiungere le emozioni dei ragazzi, per privilegiare il loro “sentire” e per potenziare tale relazione. Ha consentito un’apertura autentica, una riflessione sul loro personale modo di affrontare questa esperienza e perché no, anche di poter parlare del dolore”.
Con la felice espressione di un giornalista che tra i primi ha lodato il progetto: la didattica si è fatta narrazione. Narrazione esistenziale di un vissuto che segnerà i nostri giovani per sempre.
L’Istituto d’Istruzione Superiore “Giancardi- Galilei-Aicardi”, non si è limitato a questo, ma oltre agli sforzi dei singoli docenti per portare avanti progetti innovativi di didattica personale o progetti PON e altri già avviati, ha realizzato una più generale operazione d’istituzione e riorganizzazione delle piattaforme digitali, web e social, per reagire in modo costruttivo ed efficace all’emergenza sanitaria e alla situazione straordinaria. Questo s’intende anche in chiave futura, si desidera essere pronti ad affrontare meglio un’emergenza di questo tipo, sperando naturalmente di doversi limitare a usare gli strumenti preparati solo per una Didattica Estesa.
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio…