La stradina, circondata dai muretti a secco “abitati” da un grande vigneto che a vederlo regala frescura, fa tornare indietro nel tempo, alle strade che circondavano ville e castelli rinascimentali. E rinascimentale, villa Colombera, lo è davvero, visto che i Marchesi Ferrero di Ventimiglia acquistarono dai monaci benedettini terreni, coltivati a vigna e oliveto, e l’antica torre colombaia, utilizzata per allevare colombi viaggiatori. Era il 1565 e i nobili intemelii costruirono, attorno alla torre, un grande fabbricato con cantine, frantoio, magazzini e, ai piani nobili, saloni e stanze per le vacanze.
Quella che era la casa di campagna, una “villa”, appunto, più di mezzo secolo fa era stata acquistata dall’Ospedale di Albenga con l’intenzione di costruire il nuovo ospedale. Un progetto presto abortito, per mancanza di fondi, ma anche perchè la zona, siappur baricentrica tra Albenga e Alassio, non era certo indicata per un nosocomio. Abbandonata, è presto diventata alloggio abusivo per sbandati, immigrati, tossicodipendenti, sino a quando, nel 2017, è stata acquistata dalla famiglia Deperi, imprenditori del vino e del turismo tra Alassio e Ranzo. Una “lucida follia” di Paolo, all’epoca poco più che trentenne, che da subito aveva in testa cosa sarebbe dovuta diventare la Colombera: una eccellenza del territorio capace di unire turismo e viticoltura. La prima fase del progetto, quella agricola, è andata avanti abbastanza spedita, e il Vermentino la Colombera è già da qualche anno un vanto enologico ligure, la parte turistica, tra vincoli storici, ambientali e burocrazia un po’ meno, ma…siamo alla fine! Dal primo giugno, infatti, Tenuta la Colombera aprirà come wine bar e, tra poche settimane aprirà il ristorante, mentre per la parte alberghiera bisognerà aspettare ancora un anno.
Paolo Deperi è giustamente fiero della sua nuova creatura: “E’ stato un progetto che ci ha impegnato molto, dal punto di vista finanziario, ma anche da quello fisico e psicologico. Il risultato, però, ci appaga appieno”, commenta. Appaga, appaga…La posizione è splendida, il cerchio in ferro battuto che incornicia l’Isola Gallinara sarà, certamente, il simbolo dell’estate 2023 e non solo. A Tenuta Colombera c’è anche un eliporto, atterreranno i velivoli di Air Monaco con turisti con altissima capacità di spesa, ma Paolo non punta al lusso ostentato: “Il cliente che abbiamo individuato è un turista che vuole una full immersion nella natura, nel bello, nel gusto ligure, nel lusso inteso come esclusività, non come ostentazione”. Il grande parco, 5 ettari di vigne, uliveti, orti, bosco (con tanto di tartufaia naturale) e dalla via Iulia Augusta, è la quintessenza della quiete. Una visita alla villa è un tuffo nel passato, a cominciare dalle vasche dove un tempo veniva conservato l’olio. Il wine bar ha, naturalmente, i grandi vini, bollicine comprese, di Cantina Deperi, ma non mancano bottiglie di pregio italiane e straniere, con un occhio di riguardo agli champagne. Il sommelier Alessandro ha passione ed esperienza, così come il barman Ermes Manfrè, capace di proporre cocktail sorprendenti con vini e distillati Deperi (ovviamente non solo con quelli). La cucina, quando tra pochi giorni aprirà, sarà affidata ad Andrea Masala, chef che, nonostante la giovane età, ha esperienza, capacità e fantasia. Le sale da pranzo sono arredate in maniera sobria ed elegante, con pezzi d’antiquariato ricercati, capaci di suscitare emozioni. Abbastanza per trascorrere almeno una serata d’estate (ma l’antica villa ha grande fascino in tutte le stagioni) godendosi la vista della Gallinara.
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio…