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Dal Rwanda ad Alassio e Cisano sul Neva nel nome del caffè…

Una iniziativa di solidarietà che diventa iniziativa di sviluppo e, forse, affrancamento economico per una comunità del Rwanda, nel cuore dell’Africa, che ha trovato ad Alassio un gruppo di ragazzi, quelli dell’AGA, Associazione Giovani Alassio, guidati da Giacomo Aicardi, pronti a condividere il progetto, e a Cisano Sul Neva la torrefazione Fratelli Pasqualini, un partner tecnico. Si parla di caffè, come avrete capito, dal chicco (coltivato nel Continente Nero), alla tazzina (bevuta, si spera, in più luoghi possibili. Il tutto reso possibile da Barbara Testa, giornalista ormai salpata con testa e cuore in Rwanda, che ha spronato i suoi amici rwandesi e cercato, trovandoli, contatti nella sua città.

Il risultato è un progetto, già avviato, sia nel Paese africano che in Riviera, per coltivare caffè di qualità e distribuirlo in Italia. Nella comunità rwandese le piante di caffè sono coltivate, con un certo successo, già da alcuni anni da parte di una cooperativa di giovani (a proposito, al progetto partecipa anche Confcooperative Savona e Imperia). Una delegazione di Aga, lo scorso anno, è andata in visita alla piantagione e ha provato sul campo la fatica che fanno le loro coetanee e i loro coetanei nella raccolta delle bacche rosse che racchiudono i preziosi chicchi. Per insegnare ai più giovani a scegliere le bacche mature (la raccolta è tutta manuale) c’è un segreto svelato da un sapiente raccoglitore di Panama arrivato in Rwanda come maestro: dipingere l’unghia del pollice con uno smalto di color vermiglio come le bacche arrivate a maturazione.

In questi giorni una delegazione della cooperativa africana sono ad Alassio. Hanno presentato il progetto e visitato la Torrefazione Pasqualini a Cisano sul Neva dove Andrea Pasqualini li ha accompagnati in una visita allo stabilimento (l’abbiamo fatto anche noi, e nei prossimi giorni lo racconteremo) spiegandogli le varie fasi della lavorazione, dal chicco crudo a quello pronto per diventare una miscela per l’espresso o altre tipologie di caffè. Un viaggio affascinante.

Di seguito il comunicato stampa che racconta la presentazione ad Alassio del progetto.

 

“Alassio incontra il Rwanda”: un anno dopo

Prosegue la collaborazione culturale tra la Città del Muretto e il Rwanda sul tema del Caffè. Stamani in Sala Consiglio la conferenza stampa per presentare il lavoro fatto e gli impegni futuri. Presenti anche il Console, imprenditori rwandesi e i protagonisti della Cooperativa “Inshuti za kawa”​ (Amici del Caffè) con il presidente di Aga, la Torrefazione Pasqualini e la Confcooperative

L’aria di Alassio torna a profumare di caffè, con l’arrivo di una delegazione della cooperativa rwandese “Inshuti za kawa”. Prosegue in questo modo lo scambio culturale tra la cooperativa e Aga, Associazione Giovani Alassio. A dicembre dello scorso anno, proprio nella cittadina del Muretto era iniziato lo scambio culturale, proseguito  a maggio di quest’anno con due rappresentati di Aga che sono volati in Rwanda e hanno potuto visitare il piccolo paese africano, conoscendo da vicino i ragazzi che producono caffè. Questo ottobre si prosegue con l’arrivo di una piccola delegazione, capitanata da Joel Arusha, presidente della cooperativa, dal fondatore Damien Manirakiza, e da Juliette Uwineza anche lei fondatrice. Ad Alassio sono presenti due  imprenditori rwandesi, Eric Birasa e Jean Bosco Rugamba. 

Per l’occasione, da Torino, si è unito alla delegazione, anche Luciano Longo, Console Onorario del Rwanda​, che ha manifestato tutto il suo plauso all’iniziativa e al grande lavoro svolto dalla coordinatrice Barbara Testa.

Il programma preparato da Aga per questo viaggio è variegato e vuole far conoscere non solo Alassio, ma anche il ponente ligure, a tutti coloro che fanno parte della delegazione. 

Partner dello scambio culturale sono sempre i comuni di Alassio e Cisano sul Neva, che dal primo momento hanno appoggiato con entusiasmo l’iniziativa. Main partner è la Torrefazione Fratelli Pasqualini, diventata socio onorario di “Inshuti za Kawa”. 

Nel corso della permanenza sono previste due giornate nell’azienda di Cisano sul Neva, per una full immersion “Dal chicco alla tazzina” che porterà tutti i partecipanti  a vedere da vicino cosa succede ai chicchi di caffè non appena   vengono racchiusi nei capienti sacchi di iuta. Da quest’anno lo scambio culturale ha un altro partner d’eccezione,  ovvero Confcooperative di Savona e Imperia. Nella persona di Simone Gaggino è stato trovata una collaborazione che sicuramente crescerà e porterà un fattivo aiuto alla cooperativa rwandese, ma non solo.  Grazie a Confcooperative è stato coinvolto nel progetto anche Januaforum, associazione di promozione sociale, che ha, tra i suoi punti fondanti quello di ridare centralità al tema delle relazioni internazionali che sono viste come una possibilità di crescita economica, di investimento sociale e di scambio culturale. 

In queste giornate di ottobre il gruppo  visiterà l’Accademia Agroalimentare di Imperia grazie a Confcooperative,  e la scuola Agraria di Albenga grazie al supporto dell’Assessore alle Politiche Scolastiche, Fabio Macheda. 

Insomma, l’iniziativa cominciata lo scorso anno tra i ragazzi rwandesi e liguri sta crescendo nel modo migliore, creando non solo amicizia tra i giovani, ma anche la possibilità di  farla diventare uno scambio commerciale.

Un ringraziamento va a tutti i soggetti coinvolti, e alla signora Stefania Piccardo e alla sua famiglia in particolare.​

 

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Stefano Pezzini
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio...