La camminata, una passeggiata per Sergio Giusto, l’artista-camminatore ormai abituato a traversate molto lunghe, un po’ più faticosa per Daniele Calvi, imprenditore agrituristico di Albenga, è terminata ieri, con l’arrivo a Saint Tropez. A recuperare i due pellegrini di Albenga (anche del gusto, oltre che della spiritualità), sono stati Simone Terravecchia, altro camminatore seriale e Lorenzo Rossi con il figlio Daniele, artista come papà (e Sergio Giusto).
“La nostra intenzione è quella di fare, in tre tappe per via degli impegni di lavoro, l’antica via Julia Augusta in territorio francese, da Mentone sino all’innesto del percorso verso Santiago di Compostela”, raccontano Daniele e Sergio. E aggiungono: “Siamo riusciti a percorrere la prima tappa in meno tempo del previsto, abbiamo visto paesaggi e biodiversità incredibili, la Francia, a differenza dell’Italia, cura molto boschi e borghi. Si dovrebbe imparare da loro per sviluppare un turismo di qualità. La cura del bosco e quella della costa fa sì che ci siano degli interscambi turistici, un sistema, una rete, che porta turismo di qualità. Senza contare la cura del cibo, abbiamo mangiato in osterie, bar e ristoranti, sempre accolti con gentilezza e piatti curati. Ecco, la gentilezza, che pensavamo non esistere in Francia per noi italiani, ci ha sorpreso. Gentili nel dare informazioni, accoglienti, amichevoli. Una bella esperienza, non c’è che dire”.
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio…