Sabato 17 febbraio alle 17, nell’Oratorio di Santa Caterina di Cervo, Donatella Alfonso presenta il suo recentissimo libro Un’imprevedibile situazione – Arte, vino, ribellione: nasce il situazionismo, Il Melangolo Editore: il racconto, intimo e partecipato, di una provocazione artistica nata sessant’anni fa, che ha infiammato il ’68 e resiste ancora. Ritratti, suggestioni, pensieri per raccontare una storia di ideali e forti passioni. “Ancora adesso, nonostante l’internazionale situazionista sia sciolta già dagli anni Settanta del secolo scorso, ci sono persone che si rifanno al situazionismo: la vita è fatta di situazioni, di cose immediate e imprevedibili oppure di cose che finiscono in un determinato momento, ma cambiano qualcosa. C’è molto del situazionismo nella vita di oggi”, commenta l’autrice. Intervista l’autrice la giornalista Alessandra Chiappori. Interventi musicali a cura di Isabel Pankova, Associazione San Giorgio Musica. Ingresso libero.
“E sono le foto, adesso, a tramandare questa storia alla gente del paese che si chiama Cosio, lassù sulle Alpi Marittime dove il mare di Liguria lo senti quando arriva una folata di vento, ma subito sopra c’è la neve e, se ti giri a sinistra, sai che c’è la Francia. La gente: quella che è rimasta insomma, perché quassù la nebbia arriva anche a giugno e il mare è lontano persino per i tedeschi. La gente allora si rende conto che quel gruppetto di pazzi amici di Piero, lui sì amico di tutti, lui sì del paese, non erano venuti lì per una baldoria, ma per un’avventura che poteva nascere solo così, perché se sei lettrista o psicogeografico o immaginista, se hai vent’anni o anche se non li hai più, ma sai che l’idea più urgente è quella di cambiare il mondo, ecco che sei chiamato a inventare una cosa sola: l’Internazionale Situazionista”.
L’AUTRICE
Donatella Alfonso, giornalista, scrive per La Repubblica. Tra i libri pubblicati: Animali di Periferia. La banda XXII Ottobre e le origini del terrorismo in Italia tra golpe e Resistenza tradita, Castelvecchi 2012 e Fischia il Vento. Felice Cascione e il canto dei ribelli, Castelvecchi 2014.
IL LIBRO
Un’imprevedibile situazione. Luglio 1957. A Cosio d’Arroscia, sulle Alpi Marittime liguri, nella casa di un giovane pittore e della moglie, sposati da poco, arrivano una coppia di intellettuali francesi e un artista inglese che fotografa tutti, un visionario artista danese, la figlia della più famosa collezionista d’arte americana, un musicista geniale che fa preoccupare la mamma e un farmacista che si è fatto teorico dell’arte. In quei pochi giorni nasce – e in un certo senso già deflagra – quella provocazione artistica e culturale che sarà l’Internazionale Situazionista. Un racconto romanzato di quei giorni, quei protagonisti: Guy Debord e Michèle Bernstein, Asger Jorn e Pinot Gallizio, Pegeen Guggenheim e Ralph Rumney, Walter Olmo: tutti ospiti di Piero e Elena Simondo. Tutti a costruire una rivoluzione sotterranea che ha infiammato le strade del Sessantotto e la polemica culturale, si è nascosta ma cova ancora.
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio…