Una storia d’arte e d’amore quella che lega Ornella Scarrone e Walter Cicerone, coppia nella vita, coppia nella passione per l’arte visiva. Ornella, che dal cognome tradisce la sua savonesità, preferisce i ritratti, anche da ricordi o foto (ma è brava anche nei paesaggi), Walter, origini campane, operaio per una vita con un talento innato, poi affinato, per la pittura, sono personaggi d’altri tempi, diversi e affini.
Le loro opere sono, in questi giorni, esposta in due mostre, una al Sea Art Hotel di Porto Vado (sino all’8 gennaio), l’altra nelle vetrine della Banca di Credito Cooperativo di Pianfei e Rocca dei Baldi, in centro a Savona. Walter, maestro del colore, innamorato di spiaggia e mare, ritrae poeticamente la “sua Porto Vado”, a volte difficile da riconoscere con le sue trasformazioni, non sempre in meglio, Ornella ritrae gli amici e i paesaggi, per onorare il ricordo del padre Virgilio e del figlio Alessandro, “andato avanti” troppo presto. Il dolore di Ornella ha trovato, nel mite e poetico Walter, una spalla forte che ha saputo incanalare le lacrime in progetti. Come il Muro degli Artisti, una grande raccolta di piastrelle artistiche di amici pittori e loro, venuto alla luce pochi mesi fa in piazzetta Cialèt, dove per anni hanno avuto lo studio, diventato ritrovo di tanti artisti savonesi. Ora la loro fucina è nella Valle di Vado, gli amministratori comunali hanno capito che sarebbe stato un peccato perdere un patrimonio artistico e umano di grande livello. Lo testimoniano le parole di Ornella, in uno degli ultimi messaggi: “Il progetto Il muro degli artisti ci sta dando molte soddisfazioni, ma noi siamo due pittori che hanno dipinto insieme da 25 anni e desideriamo parlare anche di quello che proviamo nel farlo e di tanto altro. Il Muro degli artisti rappresenta il nostro modo di vivere, quindi solidarietà e fratellanza oltre che unione e aiuto reciproco. Le maestre della scuola primaria della Valle mi hanno commossa, ho pianto per i fiori che mi hanno voluto donare tramite una bambina bellissima che mi vuole bene. Non ho saputo dire che grazie e perchè proprio a me”. Al di là delle mostre, una visita al loro studio può fare bene, sia a chi piacciono le arti visive, sia a chi piacciono le storie. Quelle vere.
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio…