Paese dell’olio, dell’Arnasca, storica varietà di oliva pinola, ma anche paese dei murales, visto che ai lati della lunga strada che unisce le varie frazioni ci sono decine di nicchie dipinte. Alcune hanno firme prestigiose, altre di valenti dilettanti, ma il risultato finale è un suggestivo caleidoscopio di colori e idee. Gli ultimi due murales, terminati ieri, sono stati inaugurati ufficialmente questa mattina e, pur nella loro evidente diversità, sono decisamente molto belli.
Per dovere di ospitalità cominciamo a raccontare il murale dipinto da Edith De Jong, artista olandese (in vacanza ad Arnasco ospite di una coppia di amici che da decenni trascorrono l’estate in Valle Arroscia), insegnante di cultura. Il suo murales, ispirato dalla matematica e dalla geometria (il compagno è un matematico), è di grande suggestione. In pratica una clessidra che porta il tempo verso l’alto, verso il cielo, anziché verso la terra, un modo per dire che le radici degli ulivi “spingono” la pianta verso l’universo (non a caso il murales è sormontato dalla scritta-comandamento della Cooperativa Olivicola: Nell’olivo le nostre radici), con accanto il sole che, dai colori, potrebbe essere anche olio. E a sinistra una finestra aperta “sulla bellezza di questa valle”, spiega Edith.
L’altro murale, naif, simpatico, con grilli, lumache, api, uccellini, scoiattoli, è firmato da Lucia Bongiovanni, nata e cresciuta ad Arnasco, ora trasferita a Sanremo, e Claudio Bessone di Bordighera. Più facile e immediato da capire, con gli animali che sembrano cartoon, con colori sgargianti e accattivanti, sarà sicuramente uno dei dipinti preferiti dai bambini che ogni giorno si ritrovano a giocare nella piazzetta della Cooperativa.
Dopo la presentazione dei due nuovi murales, sotto l’occhio vigile del sindaco Matteo Mirone e del presidente della Coop Olivicola Luciano Gallizia, via alla passeggiata tra gli ulivi prevista da Oliveti Aperti.
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio…