La giornata di sole poteva essere una “rivale”, ma non è stato così. In tantissimi hanno disertato il mare per salire a Colletta di Castelbianco dove si è svolto il primo Festival della Birra delle Valli Savonesi, sicuramente una bella iniziativa per promuovere una eccellenza savonese che, seppure con numeri ancora limitati, si sta imponendo nei gusti dei giovani (e non solo). Non è un caso che molti dei piccoli birrifici savonesi abbiano coltivazioni di luppolo in terreni a pochi chilometri dal laboratorio, o che aromatizzino le loro birre con prodotti tipici come chinotto di Savona, farina di castagne seccate nei tecci di Calizzano e Murialdo (entrambi Presidi Slow Food), mosto di Pigato. Insomma, una varietà di sapori liguri sposati ad una bevanda antichissima, ma riproposta in stile moderno.
Torniamo al Festival di Colletta, dove erano presenti l’agri-birrificio Altavia, il birrificio Scola Bear, il Birrificio Finalese, il birrificio El Issor, e una selezione delle migliori birre d’Italia a cura del Piccolo Birriciccio Albenga.
E visto che la birra, bevuta a stomaco vuoto, non è consigliata, ecco le postazioni di street food pizza in pala a lunga lievitazione con lievito madre e farine biologiche di Fermenta, selezioni di formaggi freschi e stagionati della fattoria Brignè, salumi artigianali della macelleria Giacobbe di Sassello, tradizionali e inarrivabili ravioli di Scola, osti in Castelbianco dal 1926. Grande successo anche per le due masterclass di degustazione condotte da Fabio del Piccolo Birriciccio e Samuele di Scola Beer.
Una formula vincente, non c’è dubbio, con le carte in regola per diventare un appuntamento annuale (magari ragionando su una data più autunnale e ampliando l’offerta gastronomica, sempre coinvolgendo piccoli produttori della provincia), dando maggiore visibilità alla manifestazione, non solo per portare più gente, ma anche per valorizzare al meglio una eccellenza savonese chiamata…birra!
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio…