Chi ha vinto non importanza, lo sappiamo, li abbiamo premiati, ma sono stati tutti talmente bravi che non ha senso pubblicare classifiche. Perchè loro, gli chef speciali, e gli altrettanto chef speciali, normali studenti diciottenni di un alberghiero che facevano da “soci” ai fornelli, hanno dato lezione di solidarietà e amicizia. “Le Paracuochiadi”, che si sono svolte poche settimane fa all’Istituto alberghiero Migliorini di Finale Ligure, sono questo, cibo, sostegno, cura ed emozioni.
Si è lavorato in team, ragazzi speciali, quelli con diverse modalità di apprendimento, e quelli “normali”, come esistesse una normalità. In “gara”, se di gara si vuole parlare, le scuole Alberghiere di Arma di Taggia, Alassio, Finale e del Marco Polo di Genova. La Giuria, composta dallo chef stellato Marco Soldati (discepolo di Marchesi, già direttore didattico dell’Alma), dal giornalista Stefano Pezzini e dal presidente dell’Associazione “Ratauja 2.0” Claudio De Leo, ha “dovuto valutare” (in realtà ha “spolverato”) i piatti realizzati tenendo conto di tre aspetti fondamentali: l’estetica, il sapore e il corretto abbinamento degli ingredienti. I piatti? Belli, buoni, fantasiosi e tradizionali assieme, ma non è importante, qui, alle Paracuochiadi, è importante lo spirito. Poche parole per raccontare l’impegno e la solidarietà. Marco Soldati chiede al tutor e allo “chef speciale” chi ha ideato il piatto. Risposta che commuove: “Noi”. Grazie ragazzi, e grazie alla preside Angela Cascio che in questo progetto ha creduto e crede.
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio…