FOTO IN QUARANTENA si evolve e diventa FASE DUE. Ovviamente con una nuova numerazione. Come sempre Paolo Tavaroli, instancabile anima del Circolo Fotografico San Giorgio, racconterà uno scatto fatto da un associato (ma vista la situazione accoglieremo anche scatti di non associati) senza tanti fronzoli, solo perchè, anche i fotografi possono e devono fotografare anche in casa e da casa, senza uscire, ma cercando situazioni significative. Ed ecco lo scatto numero 1 con la descrizione di Paolo.
“Il nostro autista di Bus preferito, questa volta, la fotografia la racconta da solo, mettendosi con una bella dose di empatia, nei panni dell’anziano che ha voluto cogliere sulla fermata, in “ Trepida attesa” di una corriera per un paese dell’entroterra collinare o della montagna.
Scrive Gianni Arnaldi, (C.F. San Giorgio): “In questo momento, alla fine di una mattinata già pesante, affamato, la sfida è stare lì in piedi, nelle braccia stanche il bastone e un palo di fortuna: leggere l’intestazione, farsi vedere, fare un cenno alla “corriera”, deve essere quella giusta, sperando che si fermi vicino al marciapiede, appena si ferma, con le gambe indolenzite dall’attesa, quei gradini maledettamente alti da salire, da una parte il bastone dall’altra il corrimano, salire, senza fiato, con quella mascherina alla bocca che non ti aiuta di certo a respirare, uno sguardo a quel sedile su cui adagiare il proprio corpo stremato, finalmente ….
Facile dire prendi il pullman, ai tempi del virus”.
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio…