Si chiama FOTO IN QUARANTENA e sostituisce, per qualche settimana, la consueta rubrica del Circolo San Giorgio. Paolo Tavaroli, instancabile anima del Circolo, racconterà uno scatto fatto da un associato (ma vista la situazione accoglieremo anche scatti di non associati) senza tanti fronzoli, solo perchè, anche i fotografi possono e devono fotografare anche in casa e da casa, senza uscire, ma cercando situazioni significative. Ed ecco il decimo scatto con la descrizione di Paolo.
“Non si esiste che quando si è fotografati” ha scritto il grande Jorge Luis Borges, scrittore argentino. Ricorderò a lungo questo atto d’amore di Dino “Donato” Cataneo verso sua madre, anziana, vulnerabile , e la sua potente fotografia.
Ecco una foto intimistica capace di raccontare non solo un angolo di casa, uno spaccato familiare, ma il senso di una condizione generale, il vissuto di una intera società. Tutti i migliori elementi del fare fotografia si concentrano nell’umanità e nella forza di questa inquadratura.
Scatto assai opportuno da postare in questa particolare domenica delle Palme. Tutti i momenti più gioiosi cristiani hanno, infatti, una filigrana di dolore annunciato e coraggiosamente affrontato, insieme a Colui che avrebbe gradito molto che la benedizione dei ramoscelli e delle Palme avvenisse nel profondo dei nostri cuori, proprio come oggi costringerà a fare gli uomini di buona volontà un virus, piccolo “debole”- dicono i virologi- ma terribilmente contagioso. Molto più contagioso dell’amore? No, risponde il messaggio della speranza che si paleserà tra sette giorni: il giorno della resurrezione”.
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio…