Ormai ci siamo. Maurizio Gerini, sponsorizzato dai Viticoltori Ingauni, non vede l’ora di cominciare la sua nuova sfida e lo vedremo gareggiare alla sua quarta Dakar, anche quest’anno in Arabia Saudita come la scorsa edizione, nella durissima classe Malle Moto dove si respira il vero spirito dakariano.
Questa volta Gerry ha voluto entrare a far parte di “quelli veri”, come dice lui, per poter dimostrare ancora una volta non solo le sue doti come pilota, ma anche quelle di saper mettere le mani sulla moto. Infatti, per chi non lo sapesse, questa categoria non consente ai piloti di avere nessun supporto meccanico esterno: la sua Huskqvarna Rally 450 potrà toccarla solo ed esclusivamente lui. Quindi, finita la dura giornata di gara, rientrato al bivacco dovrà prendersi cura della sua moto, pensare a montarsi la tenda, riposare il più possibile e non perdere un secondo di tempo l’indomani per impacchettare nuovamente tutto, presentarsi in orario al via e a cominciare a dare gas.
A disposizione avrà solo la sua cassa ricambi che ha preparato minuziosamente con i suoi attrezzi, un lavoro anche questo davvero importante per essere al top quando sarà ora di sporcarsi le mani.
Quest’anno il suo numero di gara è il 142 e non più il 42 che abbiamo sempre visto sulla sua pettorina.
Perché ha cambiato? Per amicizia…il pilota Van Beveren è da qualche anno che fa la corte al numero 42 che ha sempre portato durante il mondiale Rallyraid e Gerry ha deciso quest’anno che ad un amico si può fare anche un regalo! Onore alla generosità…si sa che il numero di gara per un pilota non è solo identificativo ma spesso riconduce a molti legami affettivi.
Ora siamo a Jaddah e dopo 48h di quarantena in hotel finalmente abbiamo ricevuto risposta dei tamponi che sono negativi, Gerry è “IN”! Ora va a recuperare la moto al porto e il primo di gennaio ha le verifiche tecniche e amministrative: il 2 gennaio il prologo e il 3 lo start per i 12 giorni di gara.
Incrociamo le dita per l’esito del tampone…ormai manca davvero poco!!
Vi teniamo aggiornati!
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio…