Prosegue la rubrica, Chiese&Campanili, curata dall’amico Prospero Roveraro, amico di una vita, profondo conoscitore di storia e storie di Liguria (soprattutto della Riviera) e appassionato fotografo.
Le solennità religiose sono da sempre legate alle necessità del territorio. Questo avviene in tutta la nazione con una manifestazione di fede e tradizione che ovunque viene esercitata. Ad Albenga la solennità religiosa che apriva la stagione delle ricorrenze e rivestì anche un vero rito propiziatorio, in funzione di un raccolto generoso, era quella dei Corpi Santi.
I Corpi Santi di Albenga appartengono a martiri della Sardegna ed erano una festività decisamente importante nell’epopea della civiltà contadina. “Nel 1646 – si legge sul sito della Diocesi di Albenga e Imperia – Pier Francesco Costa, vescovo di Albenga, donava alla Città le reliquie di san Pietro e di santa Faustina martiri, ritrovati negli scavi di una antica chiesa di Cagliari, dove erano sepolti i primi cristiani. I consoli e i consiglieri della Città accettavano la donazione e prendevano ufficialmente possesso delle reliquie, decretando che fossero ogni anno portate solennemente in processione, a protezione della Città e del comune”. Secondo tradizione l’ostensione in processione delle reliquie aveva una importanza solenne e ad essi si chiedeva di proteggere e aiutare la comunità nel far sì che il raccolto fosse buono.
Infatti la cadenza della l’ostensione avveniva ad aprile con il trapianto delle piantine di pomodoro che erano state cresciute in serra, le famose “a(r)iette”, serre molto basse, in cui venivano seminati i pomodori, che in quel tempo non erano ibridati, ma la semenza veniva prodotta anno per anno.
E delle pesche, che allora erano una coltivazione importante nella Piana albenganese. Se il raccolto era buono e le tasche erano piene, si festeggiava per tre giorni consecutivi alle celebrazioni della Madonna di Pontelungo, poiché in quel periodo, parliamo di luglio, la raccolta delle pesche e dei pomodori era finita.
Le foto ritraggono una processione dei Corpi Santi degli anni 50/60 e provengono dalla Collezione Sansoni
Prospero Roveraro
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio…