Una vigna, e che vigna, dove non te lo aspetti, e forse anche per questo, la sorpresa si trasforma in stupore. Salea d’Albenga è, storicamente, una delle zone del Pigato (anche se un tempo si chiamava solamente giancu de Salea), la patria di alcuni dei grandi nomi del vino ligure, basta pensare alla famiglia Calleri, ma un ettaro di vigna che sembra un giardino appena sopra la chiesa, in pochi ne sospettavano l’esistenza!
Benvenuti all’azienda agricola I Massi, piccola realtà voluta dalla famiglia Tuveri, affidata alla sapienti mani di Manuela “La Biffi”, donna del vino, nipote dell’indimenticabile vignaiolo Dario Enrico. La Biffi aveva fatto molto bene nella cantina di famiglia, a Bastia d’Albenga, prima di percorrere altre strade. “Credevo che la mia avventura nel mondo del vino fosse definitivamente terminata, ma la famiglia Tuveri mi ha coinvolto in questo progetto che ho sposato con entusiasmo”, racconta la giovanissima “signora del vino”, che nella nuova avventura ha trovato un’altra giovane appassionata, Charlotte Tuveri. E visto che il cognome Tuveri ricorre, è arrivato il momento di raccontare la famiglia de “I Massi”, la stessa, tra l’altro, proprietaria del ristorante-osteria La Vigna di Alassio. Pio Tuveri, origini albesi, ha sposato Martine, cresciuta in Borgogna (per dire che i cromosomi del vino sono un fatto anche geografico). Sono nati Charlotte e Luca, chef de La Vigna. Charlotte, sposata con Gabriele Scola (si, storica famiglia di ristoratori in Val Pennavaire) appassionata del vino, ha due figli, Edoardo e Isabelle e una passione per vigna e terra. E’ lei il “motore” de I Massi.
Torniamo al vino. Mentre nel centro storico di Salea proseguono i lavori per ristrutturare uno storico magazzino che diventerà una moderna e funzionale cantina, per quest’anno il pigato che sarà imbottigliato tra qualche settimana sta riposando in una botte affittata da I Massi nella grande cantina dei Viticoltori Ingauni. “Presto per dire come sarà, ma gli assaggi che stiamo facendo ci stanno dando ottime sensazioni”, racconta La Biffi. Il numero di bottiglie è, giocoforza limitato, non si arriva a 2 mila, solo di Pigato e solo della grande vigna di Salea, ma i progetti di sviluppo non mancano. Accanto al vino (sarà acquistabile anche on line sul sito della Vigna) I Massi producono olio extravergine di taggiasca, conserve con i prodotti dell’orto, miele. Il tutto all’insegna del “siamo piccoli, ma cresceremo”!
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio…