Sembra impossibile e, invece, il gin non è solo un alcolico da utilizzare per storici aperitivi o da abbinare alla tonica per dare vita ad una bevanda iconica. Lo si è visto, qualche sera or sono, alla Locanda Barbacana, nel cuore delle mura medievali di Villanova d’Albenga, dove chef Michele Cammarata ha sorpreso tutti nella serata intitolata “Ginfood Experience”, organizzata in collaborazione con Mercanti di Spirits, rappresentato a Villanova dall’amico Fulvio Sartorelli
Piccola premessa: dire “gin” è una diminuzione, il “gin”, infatti, è un mondo quasi infinito, dove la base (di per sè un distillato o un fermentato di cereali o patate) diventa una tela bianca dove aggiungere agrumi, spezie, botaniche diverse per creare un liquore unico, personalizzabile, da utilizzare, a seconda del profumo e dei retrogusti, per i vari cocktail e i vari usi. Difficile, quindi, scegliere il gin migliore da abbinare alle singole vivande, ma Michele Cammarata è riuscito (dopo un mese di sperimentazioni) nell’impresa.
Questo il menù. Già l’insalatina di carciofi di Albenga marinati con Agrumino, Gin Jodhpur London Dry e cozza liquida in provetta (idea simpatica e di gran gusto) ha fatto capire come il gin, pur sentendosi, non avrebbe coperto i sapori. Così la tartare di gambero ha sapoto contrastare con gusto la spuma di Gin Jodhpur Spicy (sentore di agrumi e peperoncino) mentre i dadini di sedano hanno dato freschezza. Gusto spiccato per gli spaghetti al nero di seppia mantecati al burro con Gin Ginbery’s (abbastanza neutro) e acciuga fritta con pistacchio. Molto Mediterraneo nel sorbetto con Gin Corricella, agrumato al punto giusto, visto che è prodotto a Procida! Il tonno porchettato alla piastra con pop corn di cotenna (ottimo street food, mediato dai “ciccioli” emiliani, ma molto moderni), sfoglia di mela verde, coulis di lampone e caviale al Gin Jodhpur Reserve (dal gusto delicato, nonostante aromatizzato al caffè ed invecchiato in legno) e sesamo croccante. Sorprendenti i dessert, soprattutto il simpatico dolce al cucchiaio con crema al Gin Marin, cioccolato fondente e mini meringa. Il gelato al Gin Jodhpur Mandore con buccia d’arancia caramellata e mandorle tostate ha chiuso la cena pulendo la bocca.
Unica nota pericolosa: si è pasteggiato a gin tonic (senza esagerare), ma certo non è il modo migliore per salvare i punti della patente…
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio…