Come ormai tutti sanno nei giorni scorsi, dopo una lunga malattia, è morto Andrea G.Pinketts, non solo giornalista e giallista di fama, ma anche grande amico della Riviera, Alassio e Andora soprattutto, la prima dove era spesso stato in giuria per Miss Muretto, la seconda per AG Noir, rassegna di noir rivierasco. Maurizio Pupi Bracali, scrittore e giallista di Ceriale, conosciuto non solo in Riviera per le indagini dell’ispettore Calcagno, di Andrea G. Pinketts è stato prima estimatore e poi, per i casi della vita che racconta qui sotto per i lettori di liguriaedintorni.it, amico.
Molti anni fa, un giorno, suonò il telefono di casa. Mio figlio, allora bambino, si precipitò a rispondere (Nanni Moretti nel film “Caro diario” (1993) ha perfettamente immortalato questa abitudine infantile di quando non esistevano ancora i cellulari) per poi dirmi: “C’è uno con un nome strano, che non ho capito, che ti cerca.” Al telefono, quella volta, era Andrea G. Pinketts che mi aveva inaspettatamente chiamato per farmi i complimenti per il mio primo libro di racconti noir “Il predominio del nero” che aveva ricevuto tramite lo scrittore Daniele G. Genova prefatore di quella raccolta.
Pinketts mi invitò a Milano parlandomi della “Scuola dei duri” e di quel gruppo di scrittori, (comprendente lo stesso Daniele G. Genova) che ne faceva parte, ma io tentennai, ci pensai a lungo, e infine non andai mai a Milano. L’irruenza dialettica di Pinketts e la sua fama di provocatore, considerata anche la mia innata timidezza, mi mettevamo soggezione, senza contare che anche il mio stile di scrittura era, ed è, piuttosto lontano da quello dei “duri” milanesi, poiché al contrario di loro, io sono, e sono sempre stato, morbido come un chewing gum masticato.
Passarono molti anni prima di conoscere personalmente Pinketts. Sempre per timidezza rifiutai un paio di presentazioni collettive alla presenza di Pinketts dell’antologia “Savona in giallo” (2014) curata da Ferdinando Molteni, nella quale ero presente insieme a importanti scrittori liguri, poi l’abitudine alle presentazioni dei miei libri diluì (almeno in parte) la mia insicurezza e infine fra me e Andrea vi fu il fatidico incontro quando mi presentò per la prima volta al festival di narrativa gialla AG Noir di Andora (foto) di cui era ideatore (insieme al sindaco Demichelis e lo scrittore Daniele G. Genova) e “padrino” della manifestazione dove io fui particolarmente brillante, lui si divertì (anche il pubblico) e scoccò la scintilla della simpatia reciproca che diventò un bel fuoco l’anno seguente quando, sempre in occasione del Festival AG Noir, lo beccai per caso in un assolato pomeriggio a bere birra da solo in un piccolo bar di Andora e mi autoinvitai al suo tavolo dove bevemmo e parlammo di arte, musica e letteratura a lungo, fino al momento in cui lui dovette andare via per cambiarsi e prepararsi per la serata. Al festival c’era anche lo stand con in vendita i miei libri e quella sera gli regalai “A forma di anima”, un mio romanzo giallo dove, in tempi non sospetti, non conoscendolo ancora personalmente, avevo citato lui e il suo romanzo “Fuggevole turchese”.
Il rapporto di Pinketts con la Liguria è sempre stato forte e costante: oltre la sua presenza fisica come turista, come ospite di manifestazioni, come giurato (e provocatore) in concorsi di miss, tante sono le pagine dedicate prevalentemente alla nostra zona savonese, da quelle del già citato “Fuggevole turchese” ambientato a Laigueglia a quelle di “Nonostante Clizia” ambientato a Savona con puntatina al parco acquatico “Le Caravelle” di Ceriale, e a questo proposito quando ci conoscemmo e gli dissi che ero cerialese, Andrea mi raccontò di avere avuto una fidanzata di Ceriale, e se il cerialesissimo ispettore Calcagno, protagonista dei miei romanzi gialli, non avesse casi più importanti dei quali occuparsi, potrebbe mettersi a indagare per scoprire chi sia stata la sconosciuta ragazza di Ceriale che si accompagnò a Pinketts per qualche tempo.
Al Festival AG Noir di Andora del luglio scorso ci rivedemmo ancora una volta. Andrea fece precedere ognuna delle tre serate in programma da un video in cui dichiarava di aver sconfitto il cancro (Pinketts is back! si trova su You Tube) che a rivederlo oggi, a pochi giorni dalla sua morte, mi commuove non poco. Recentemente ho acquistato in un mercatino dell’usato una copia di “Fuggevole turchese” a poco più di un euro, con tanto di prezzo e di scontrino che gli avrei mostrato all’edizione 2019 del festival di Andora e per “tirargli un po’ il belino”, (come si dice qui dalle mie parti) gli avrei detto: “Guarda, adesso quanto valgono i tuoi libri…”, sapendo che sarei stato investito da un fiume di parole, con quella sua voce tipica e particolare, con la quale avrebbe pronunciato qualche calembour ideato sul momento ed esplicato un volta di più quel “senso della frase” che amava tanto e che gli stava così a cuore. Ma questo purtroppo non succederà.
In un recente video postato sulla pagina facebook del Festival AG Noir di Andora, il sindaco Demichelis e Christine Enrile, organizzatrice della manifestazione insieme al Comune di Andora, annunciano l’istituzione di un Premio Letterario dedicato alla memoria di Andrea G. Pinketts, scomparso il 20 dicembre 2018 per un male incurabile all’età di cinquantasette anni, da assegnarsi durante l’edizione 2019 del festival e i cui dettagli saranno rivelati il 29 dicembre prossimo a Palazzo Tagliaferro di Andora alle ore 16:00 durante la presentazione del romanzo “Io so chi sei”, di Paola Barbato scrittrice e amica di Andrea G. Pinketts, evento al quale lo scrittore milanese avrebbe voluto partecipare. A me resta il dispiacere assoluto per la sua scomparsa, il rammarico di avere conosciuto Andrea più tardi di quanto avrei potuto, (maledetta timidezza!) e il piacere di averlo comunque fatto, arricchendo così la mia vita con la sua presenza.
Maurizio Pupi Bracali
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio…