L’Albenga Calcio 1928 ritorna, dopo 33 anni, in Serie D ed Enzo Bellissimo, il popolare Re Carciofo, patron dell’omonima Cantina di piazza San Francesco (lui la definisce “cuore pulsante del Centro Storico di Albenga”) ha deciso di organizzare una edizione speciale del Carciofo d’Oro, il prestigioso riconoscimento che premia le eccellenze liguri.
Spiega Enzo: “Complimenti ai ragazzi, al Mister Buttu, al Presidente Marinelli che, dopo una stagione entusiasmante, hanno finalmente riportato l’Albenga Calcio 1928 in serie D! Domenica sera la Cantina di Re Carciofo ha accolto la squadra per festeggiare la promozione e ho annunciato ufficialmente che, nelle prossime settimane, consegnerò all’Albenga Calcio 1928 il prestigioso Carciofo d’Oro. Una grande festa per una grande squadra!”. La data della consegna non è stata ancora ufficializzata, ma probabilmente sarà nella prima quindicina di giugno.
Il significato profondo del Carciofo d’Oro, che torna quest’anno, dopo la consegna del riconoscimento a Monsignor Borghetti nel 2015, Antonio Ricci nel 2018 e Matteo Bassetti nel 2020 è passione. Una passione che Enzo Bellissimo incarna ogni giorno nel condurre la prestigioso Cantina di Re Carciofo, con un amore profondo per la sua terra, così spigolosa e ostica a un primo sguardo e allo stesso tempo scrigno di bellezze insospettabili e sapori d’altri tempi. Tutto simbolicamente rappresentato nel Carciofo d’Oro, riconoscimento “spinoso” dal cuore tenero e buonissimo. “La mia cantina è la tavola che gli amici condividono dopo una giornata di lavoro e frenesia: la condivisione del cibo che stuzzica, che diverte, rilassa, unisce”
“Il carciofo è il simbolo più emblematico di questa terra. Le mie origini sono contadine, da sempre ho lavorato sui prodotti della terra per trarne l’anima, come le mie grappe al carciofo di Albenga e al chinotto di Savona che mi valsero l’Alambicco d’Oro all’interno del Concorso Nazionale Grappe alla Douja d’Or di Asti nel 2010 e 2011. In questo riconoscimento c’è la volontà di celebrare personaggi della Liguria che hanno, come me, la volontà di spingere oltre i confini le proprie capacità, la curiosità di voler sempre sperimentare qualcosa di nuovo in ogni campo”, commenta ancora Enzo Bellissimo..
“La conoscenza, assieme alla bellezza, va celebrata sempre e sopra ogni confine. Questa visione va salvata. Una terra così aspra e poco incline all’autocelebrazione merita un premio come il Carciofo d’Oro. Credo fermamente che la ricerca della conoscenza, della bellezza, dell’arte, dell’eleganza, del rispetto e della gentilezza siano le chiavi per la nostra salvezza”.
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio…