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La Cipolla Egiziana conquista anche le Langhe

Claudio Porchia, amico, collega ed enogastronomo di razza, firma assieme a Marco Damele, l’uomo che ha “resuscitato” la Cipolla egiziana (che poi egiziana non è, ma ligure di Ponente), firma questo articolo che porta la biodiversità della Cipolla egiziana in Piemonte, in Langa. Ancora un successo, quindi, per il prodotto ritrovato.  

 

Nella zona denominata “Il balcone delle Langhe” sovrastante la sponda sinistra del Tanaro si trova questa tipica trattoria del vecchio Piemonte. Ambiente rustico, lindo e piacevole, in estate si mangia fuori sotto la “Toppia”. La conduzione è assolutamente familiare, con mamma Marisa di supporto al figlio Massimo in cucina e l’altra figlia Cinzia in sala. Ci si sente a proprio agio nelle due salette interne riscaldate dal caminetto nella stagione invernale. La cucina propone piatti che seguono le stagioni ed è proposto un menù degustazione a € 27 bevande escluse, con possibilità di scegliere anche alla carta. Antipasti classici Piemontesi con salumi locali, carpionata di verdure, battuta al coltello e poi tajarin fatti da Marisa con le 30 uova e conditi al ragù, agnolotti del plin, cisrà ovvero minestrone di trippa e ceci. Nella miglior tradizione piemontese troverete anche il bollito misto con salse, il fritto misto, la finanziera e dolci fatti in casa come il bunet, la torta di nocciole e la soffice panna cotta, nonché il pane cotto nel forno a legna. L’ampio menù cambia giornalmente, non comprende solo piatti della tradizione, ma oggi è in grado di soddisfare richieste vegetariane e vegane, con preparazioni che prevedono anche la cipolla egiziana ligure coltivata da Marco Damele a Camporosso, estremo Ponente ligure. E così insieme ai classici peperoni in bagna cauda, all’insalatina di quinoa, farro e verdure a km 0 ed ai tajarin tagliati a mano e conditi con fiori ed erbe selvatiche, da qualche giorno potrete assaggiare un piatto storico le “Melanzane in Saòr”,  rivisitato per l’occasione con uvetta, pinoli e cipolla egiziana ligure. Un un piatto semplice, ma che stupisce colpisce per l’equilibrio dei sapori e dell’originalità dei prodotti utilizzati. La cantina attinge alle vicine Langhe e ai suoi migliori produttori e fra questi si segnala un buon dolcetto di Dogliani “Bric” dell’azienda vitivinicola del giovane Vincenzo Pecchenino. Il servizio cordiale e attento, è il personale è sempre molto disponibile, non a caso è un Ristorante della Tavolozza. La Ca Veja  si trova a Lequio Tanaro (CN) in via Costamagna, numero 2, telefono:0172.696134. Chiuso il martedì sera e mercoledì a pranzo e cena.

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Stefano Pezzini
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio...