Non è la prima volta in assoluto, ma certo non è cosa di tutti i giorni che una grappa ligure venga premiata dall’Anag, la prestigiosa associazione nazionale grappe ed acquaviti che ogni anno distribuisce riconoscimenti ai migliori distillati italiani nell’ambito del concorso Alambicco d’Oro 2020. Quest’anno la prestigiosa Medaglia Gold è stata assegnata alla Grappa di Pigato invecchiata della Cooperativa Viticoltori Ingauni di Ortovero.
“Per noi si tratta del primo riconoscimento alle nostre grappe, nel corso della nostra storia, ormai quasi cinquantenaria, abbiamo avuto riconoscimenti per i nostri vini al Vinitaly e alla Douja d’Or, ma non siamo mai stati premiati per le nostre grappe”, racconta con un pizzico d’orgoglio Massimo Enrico, presidente della cooperativa vitivinicola che raccoglie uve da quasi 200 soci conferitori. Prosegue: “Abbiamo tre tipologie di grappe, quella di Pigato, quella di Vermentino e quella ambrata di Pigato invecchiata in legno. Ed è proprio quest’ultima ad aver ricevuto il premio. Prodotti unici, che restituiscono al naso e alla bocca i sentori di Liguria. Dobbiamo, naturalmente, ringraziare la Distilleria Beccaris, attiva dal 1951 a Boglietto di Costigliole d’Asti, che con il sistema a bagnomaria produce le grappe utilizzando le nostre vinacce”. La filosofia della Distilleria Beccaris è semplice: impiegare le cose giuste per fare la grappa buona e le cose giuste sono fornite da madre natura. Poi entra in ballo la perizia e l’esperienza e l’invecchiamento in botti in ciliegio e in rovere di Slavonia. Tutte componenti che, assieme alla qualità delle vinacce liguri portate in distilleria, fanno si che le grappe liguri stiano vivendo un momento felice (lo scorso anno fu premiata una grappa di Tenuta Maffone, Pieve di Teco) così come il vino ligure.
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio…