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La guida ai vini del Gambero Rosso punta sul Vermentino del Levante e snobba il Ponente!

Ci risiamo. Anche quest’anno la guida ai vini d’Italia del Gambero Rosso, un tempo riferimento dell’enologia italiana, ora diventata una mera raccolta di opinabili opinioni, penalizza la Liguria di Ponente, dimenticando completamente Ormeasco e Pigato (ma davvero non c’è un Pigato degno dei 3 bicchieri?), puntando invece tutto sul Vermentino (per carità, ottimo vino) del Levante, ma con una piccola particolarità: è un vitigno diffuso (anzi, soprattutto diffuso) in Toscana e Sardegna, regioni che, per quantità vinicola, non possono certo essere paragonabili alla “pulce ligure”!

Puntare sul Vermentino, definendolo nel titolo “Star del Mediterraneo”, non solo valorizza il vitigno ligure (con produzioni infinitesimali, anche se di altissima qualità), ma valorizza il prodotto di altre zone dove le bottiglie sono milioni e non decine di migliaia! Una scelta di gusto, quindi, o una scelta di politica economica? Impossibile dirlo, i vini liguri premiati con i Tre Bicchieri del Gambero Rosso sono, in effetti, delle vere eccellenze, quel che appare strano è che tra le sei bottiglie sul podio, ben quattro siano Vermentini del Levante, a cui aggiungere, sempre per il Levante, un ottimo sciacchetrà delle Cinque Terre. Unico vino del Ponente è un Dolceacqua, e che Dolceacqua, il Posaù di Maccario Dringenberg. Nessuno contesta la validità delle scelte fatta dalla giuria del Gambero Rosso, quel che appare strano è la concentrazione di Vermentini del Levante, soprattutto quando il Ponente, tanto per smentire quel che aveva scritto la guida lo scorso anno, sta vivendo un periodo di grande fermento, e non di immobilismo. A pensar male, diceva un contestato statista della Prima Repubblica, si fa peccato, ma spesso ci si azzecca…

Ecco, comunque, i vini liguri insigniti dei Tre Bicchieri dalla guida di quest’anno:

Tre Bicchieri 2024 della Liguria

Cinque Terre Sciacchetrà 2020 

Cheo

Colli di Luni Vermentino Lunae Et. Nera 2022 

Cantine Lunae Bosoni

Colli di Luni Vermentino Sarticola 2022 

La Baia del Sole – Federici

Colli di Luni Vermentino Sup. Boceda 2022 

Zangani

Colline di Levanto Vermentino Luccicante 2022 

Cà du Ferrà

Rossese di Dolceacqua Posaú 2021 

Maccario Dringenberg

Questo è quello che scrive la la guida per giustificare le scelte:

La Liguria rimane una regione dal fascino incontrastato, i motivi sono tanti e non mancano quelli derivanti dalla produzione vitivinicola. Prima di tutto vale la pena ricordare la conformazione del territorio, con vigne molto spesso dislocate a un passo dal mare, ma su pendii scoscesi, ad altitudini non scontate che generano una viticoltura difficile, cosiddetta eroica, che solo i bravi vignaioli, gli artigiani che lavorano (e amano) la terra riescono a portare avanti. Ovviamente parliamo di piccoli fazzoletti di vigne che si traducono in una superficie vitata molto contenuta. A fronte di questo la qualità del vino è indubbiamente alta, anche grazie a nuovi scenari che cerchiamo anno dopo anno di mettere in evidenza.

Tre Bicchieri 2024 della Liguria. Il Levante ligure

Non mancano alcune novità che si affiancano a cantine dal marchio consolidato: talune sono di recente costituzione, talune condotte da giovani viticoltori, talune altre provenienti da riscoperte aree viticole. Le raccontiamo parlando del territorio più cresciuto negli ultimi anni: si tratta del Levante ligure che ha come portabandiera una varietà semi-aromatica a bacca bianca, il vermentino, una delle star dell’intero Mediterraneo, capace di offrire sfumature uniche a seconda del luogo in cui cresce. In questo contesto annoveriamo in primis il pluripremiato Etichetta Nera ’22 di Lunae Bosoni, azienda che quest’anno ha inaugurato la nuova cantina produttiva, costruita vicina alla preesistente: una vera eccellenza, con tecnologia di ultima generazione, ma soprattutto a basso impatto ambientale.

È sempre il vermentino, coltivato nella denominazione Colli di Luni, il protagonista di altre etichette come il Vigne Basse ’22 di Terenzuola, e il Sarticola ’22 della Baia del Sole, due cantine dalla qualità consolidata che anno dopo anno riconfermano il valore produttivo. Continuiamo col Vermentino e rimaniamo nell’estremo levante, sempre in quel lembo di terra lambito dal fiume Magra, per citare il premiato Boceda ’22 dell’azienda Zangani. C’è poi il Vermentino di Cà du Ferrà, bella realtà emergente, vera novità di quest’anno.

Il fuoriclasse è il Luccicante ’22, bianco che nasce tra le Colline di Levanto. La cantina è posta più a ponente, sempre in provincia di La Spezia, con uno spettacolare affaccio sul mare, dove le brezze marine imprimono caratteristiche di grande sapidità. Territorio simile per la vera unicità di quest’anno: per la prima volta nella storia della Guida ai vertici il Cinqueterre Sciacchetrà dell’azienda Cheo, un passito di antica tradizione territoriale che nell’annata 2020 presenta eleganza, finezza e un incredibile equilibrio tra dolce e freschezza.

Tre Bicchieri 2024 della Liguria. Il Ponente ligure

Ultimo, ma non ultimo, il vino del Ponente ligure premiato: il Dolceacqua Posaù ’21 della Maccario Dringenberg, azienda diventata un’icona qualitativa di questo importante rosso.

 

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Stefano Pezzini
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio...