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La Mangiatoia di Alassio, il regno della carne con delle sorprese Thay…

La cosa che più mi ha colpito, al di là dei piatti che poi racconterò, è la squadra, unita, motivata (la maggior parte lavora qui da 7 anni, dal giorno dell’inaugurazione), un gruppo di lavoro, dove cucina e sala dialogano senza tensione. Il risultato si vede a tavola, dove i camerieri sono sorridenti, cordiali, capaci di raccontare quello che esce dalla cucina. Merito, certamente, della passione di Fredric Lettera, avvocato, oste per passione, che da dietro il bancone, con alle spalle birre, vini, distillati (compresa una collezione di amari proveniente da tutti Italia), e davanti le manopole per le birre alla spina, detta tempi e sorrisi.

Benvenuti alla Mangiatoia, tempio alassino della carne alla griglia, un tempo regno di Michele Cammarata, grigliatore di rango, oggi trasferitosi a Villanova d’Albenga per proseguire la sua crescita professionale come chef. Fredric e Michele sono rimasti amici e collaborano ancora, in attesa di riunire le strade per nuove avventure. Lasciamo al tempo le chiavi del destino, noi, più prosaicamente, ci siamo seduti a tavola e…

E abbiamo cominciato da alcuni piatti thailandesi, proposti nel menù grazie ad un’abile chef orientale. I ravioli ripieni di maiale e gamberi, con salsa di soia dolce, erano delicati e saporiti al contempo, senza la troppa speziatura delle cucine orientali. Il Phad Thay, spaghetti di riso con gamberi, uovo e cipolla, incontrano facilmente il gusto italiano che non sa rinunciare alla pasta. Buona anche la “ciappa” (una base di pizza) con pomodoro fresco, cipollotto e caprino. Qualcuno dirà: “E la carne”? Ottima ovviamente, a cominciare dall’economico (e da rivalutare) diaframma, ricco di proteine. Il menù è corto, la carne di primissima qualità, gli hamburger (ma qualcuno si ricorda quando si chiamavano “svizzere” e i macellai le facevano in diretta, macinando la carne che si sceglieva a seconda di gusto e portafogli?) sono di altissima qualità (i prezzi sono adeguati, ma con 15 euro si mangiano 160 grammi di carne e contorno, impossibile paragonarli a quelli di una nota catena statunitense), così come sono di altissima qualità le carni da grigliare (le foto non rendono appieno, non me ne vogliano gli amici vegetariani o vegani) sono bellissime.

Grande la scelta di birre, ma Fredric sta costruendo una cantina che andrà ad abbinarsi al meglio con la proposta carnea. Le recensioni sul web, per quel che valgono, sono positive, grazie anche ad un arredo rustico (i bagni delle signore sono indicati con una capra, quelli degli uomini con un caprone), ma ricercato, il personale gentile e una proposta ristorativa unica per Alassio.

 

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Stefano Pezzini
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio...