Nasce il Comitato di tutela dell’aglio di Vessalico. Quaranta aziende produttrici, situate nei comuni che fanno parte della Valle Arroscia, firmeranno oggi, mercoledì 16 maggio, davanti a un notaio per la costituzione di questa associazione.
«Sarà l’inizio di un percorso che ci porterà verso l’ottenimento dell’indicazione geografica protetta (IGP), il marchio di origine che viene concesso dall’Unione Europea. – spiega la presidente del Comitato Marcela Velaj – Abbiamo già gran parte della documentazione, ora vorremmo far fare ulteriori analisi molecolari, perché l’aglio di Vessalico è diverso da tutti gli altri tipi. E se non ci sono determinate molecole non è l’originale, questo faciliterà anche i controlli sui venditori, stabilendo subito se è il vero aglio di Vessalico oppure no».
«Iniziative come questa confermano la vitalità dell’agricoltura ligure e la capacità dei nostri imprenditori di difendere le produzioni tipiche. – commenta il presidente di CIA Liguria Aldo Alberto – Che si parli di coltivazioni sulla costa o nell’entroterra i nostri prodotti hanno le carte in regola per ottenere i pregiati riconoscimenti comunitari come l’IGP e la DOP».
Le caratteristiche principali di questa varietà solo l’aroma intenso, accompagnato da un gusto delicato. «Per queste analisi ci affidiamo al Centro di sperimentazione e assistenza agricola di Albenga, – prosegue Velaj – che sta seguendo tutto il nostro iter. I produttori sono già tutti schedati, dopo la costituzione del Comitato attenderemo l’assegnazione dell’Indicazione Geografica Protetta da parte dell’Unione Europea e appena sarà ufficiale annulleremo il nostro Comitato per far nascere il Consorzio dell’Aglio di Vessalico, che sarà a garanzia del nostro prodotto». Ogni anno, il 2 luglio, a Vessalico si ripete la festa dell’aglio con la vendita delle prime reste (l’Aglio di Vessalico, presidio Slow Food, è nel disciplinare per il pesto firmato dalla Confraternita del Pesto) con una grande fiere agricola.