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L’arte della Misericordia in mostra a Savona

Si intitola L’arte della Misericordia per le strade da Lavagnola al Santuario mariano di Savona la mostra d’arte contemporanea curata da Silvia Bottaro per Associazione “R.Aiolfi” di Savona nell’oratorio di San Dalmazio a Lavagnola dall’8 settembre al 24 settembre. L’ingresso è libero con orario il venerdì, sabato, domenica ore 16.30-18.30Testi nel pieghevole in mostra del cardinale Domenico Calcagno; di mons. Calogero Marino vescovo di Savona e Noli; del priore della Confraternita di S. Dalmazio Armando De Benedetti, presidente Ass. “Aiolfi” Silvia Bottaro.

Gli artisti partecipanti sono Walter Allemani, Milly Coda, Lucia Curti, Augusto De Paoli, Maria Giulia Drago, Cesare Ferracane, Carlo Giusto, Cristina Mantisi, Giovanna Marrone, Teresa Marsupino, Renata Minuto, Luciano Occelli, Gianni Pascoli, Gian Carlo Pizzorno, Enrico Pollero, Enrico Protti, Mariarosa Scerbo, Cristina Sosio, Nani Tedeschi, Giuseppe Trielli. Omaggio a Renato Podestà. Con la scomparsa, ad inizio agosto, del maestro Nani Tedeschi, questa mostra, a cui teneva moltissimo, diviene un intenso e partecipato “omaggio” alla sua opera, al suo amore e legame con Savona, alla sua persona. Forse questo è il primo ricordo a lui dedicato, sperando di poter fare a breve una sua mostra antologica a Savona.
“La vallata del Santuario di Savona, da Lavagnola al Santuario mariano e oltre, pare essere nata col fiato della Luce: seguendo a volte il sassoso, altre l’impetuoso, torrente Letimbro, curva dopo curva, il percorso è scandito dall’Oratorio di San Dalmazio attraverso le Cappelle votive che accompagnano il curioso, il turista, il devoto. Il pittore Eso Peluzzi che per molti decenni abitò sulla piazza del Santuario mi diceva che quella piazza, con le sue forme geometriche, offriva a chi voleva ascoltare una forte e temperata visione spirituale che, a quel tempo, era un tutt’uno con le persone che colà vivevano, oltre ai residenti, i vecchi dell’ospizio, i bambini orfani. La piazza dall’acustica perfetta, quasi un vera scenografia seicentesca con l’imponente facciata di Taddeo Carlone (1609) è, piena di grazia, con la fontana del Ponsonelli. Tutti gli Artisti presenti in questa mostra hanno indagato da par loro (si tratta di un nucleo davvero significativo di Personalità dell’arte contemporanea italiana ai quali va il mio personale ringraziamento e quello dell’Associazione “Aiolfi” di Savona) questo tema cercando, in qualche modo, di offrire, anche, alle Istituzioni lo spunto per creare un nuovo percorso della “Misericordia” che possa identificarsi col legno, quale architettura vivente, con le opere d’arte conservate nel santuario mariano di importanti artisti italiani (da Domenico Zampieri, detto il Domenichino, a Bernardo Castello a Orazio Borgianni per citarne alcuni), col paesaggio e il suo variare con le stagioni, con la sua strada (la prima deliberazione per la costruzione di una via di accesso, quando venne finito il Santuario, risale al 1539 da parte del Consiglio grande di Savona), con le vecchie case della vallata, con i ponti per passare il torrente Letimbro e così via. Si auspica che, anche, questa iniziativa possa alimentare nuovo interesse per la Vallata del Santuario di Savona”, scrive Silvia Bottaro.
Nella foto il Santuario di N. S. di Misericordia, acquatinta su carta di M. Nicolino, sec. XIX
                             

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Stefano Pezzini
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio...