Un successo annunciato, probabilmente, ma non certo di queste dimensioni: auto parcheggiate sino al bivio per Lavina, 3 chilometri (in salita) più sotto, ed è vero che era in funzione il servizio navetta, ma molti hanno scelto di farli a piedi…Mal contate 5 mila persone, sabato sera, hanno invaso Rezzo per la festa delle babacce. Una festa attesa da cinque anni, organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con il Comune, ma che ha coinvolto tutti gli abitanti del suggestivo, misterioso e bellissimo borgo dell’Alta Valle Arroscia. Cinquemila persone, in una fresca serata di fine ottobre, in un borgo spettacolare, ma pur sempre distante dalle strade di traffico commerciale, sono veramente tante, tantissime.
Le babacce sono rito ancestrale in questa terra, Alpi Liguri, che ha visto la presenza dei ligures, dei celti, dei romani, degli aleramici, dei genovesi e via dicendo. Sono rito druidico per esorcizzare il buio, per salutare la luce estiva cercando di trattenerla ancora un po’ accendendo lumini nelle rape intagliate, oggi sostituite dalle zucche trasformate in opere d’arte.
Per motivi che ignoro, hanno inserito Elisa, mia moglie, e indegnamente me in giuria. Appuntamento alle 18,30 alla pagoda, la sala da ballo che allieta le serate estive del borgo con orchestre e spettacoli. Arriviamo un po’ prima, voglia di un caffè. Allo stand della Pro Loco due ragazzi stanno terminando le prove per i cocktail che prepareranno la sera, beviamo i caffè. Pago con un biglietto da 10 euro. “Non abbiamo resto, abbiamo appena aperto. I caffè li offriamo noi”, dice uno dei due. Incredibile, pensavamo che Rezzo fosse in Liguria, tanta gentilezza non era proprio prevista…
Arriva Alessandro Piana, vicepresidente della Regione Liguria, anche lui in giuria. Arriva anche il sindaco Renato Adorno, impegnato nella difficile impresa di gestire i parcheggi. Un rapido saluto, ci consegna le schede e ci augura un buon lavoro prima di ritornare nel suo ruolo di parcheggiatore. Cominciamo il giro nel paese per valutare le zucche intagliate che, scopriamo subito, non sono semplici opere di traforo, ma vere e proprie installazioni. Rezzo, non mi ricordavo più nonostante mezzo secolo fa ci venissi in vacanza con la famiglia, è una salita che sembra non finire mai. Evito di accendere il mio amato toscano per non accentuare i problemi di fiato. Si cammina, ci si ferma ad ammirare le babacce e a votarle. Vorremmo anche fermarci a mangiare qualche cosa, ma le file davanti ai punti ristoro (zuppa di zucca, pasta e fagioli, salsicce, torte di zucca dolci e salate e una lunga serie di ghiottonerie) ci fanno desistere.
Alla fine il contapassi dice che abbiamo percorso 6 chilometri, almeno metà in salita, ma la fatica è stata ben ripagata. Al ritorno in pagoda riusciamo a mangiare un paio di fette di torta salata di zucca, una De.Co. di Rezzo, che probabilmente è una delle torte di verdura più buona che abbia mai mangiato. Alla fine quelle fette di torta meritavano viaggio e fatica! Inutile descrivere le opere d’arte intagliate, le foto parlano meglio delle parole. Sotto, per la cronaca, i risultati della giuria e quelli del pubblico. In un concorso ci devono essere dei vincitori, ma tutte le installazioni meritavano un premio. E soprattutto, meritano un premio gli abitanti di Rezzo, che attorno alla babacce hanno rafforzato il loro spitiro di comunità. Un esempio per tanti borghi della Valle Arroscia e non solo.
1° Premio Giuria di Qualità: pari merito “Calzature Babacce” di Livia S. e “Il ristorante delle zucche” di Maria Grazia S.
1° Premio Giuria Popolare: “Calzature Babacce” di Livia S.
2° Premio Giuria di Qualità: “Dolcetto o scherzetto nel boschetto” di Chiara B.
2° Premio Giuria Popolare: “M&M’s” di Silvia S.
3° Premio Giuria di Qualità: “L’alticcio” di Milena F.
3° Premio Giuria Popolare: “La leggenda dei fuochi” di Veronica e Andrea C.
4° Premio Giuria di Qualità: “L’EuroZucca” di Luca G.
4° Premio Giuria Popolare: “I Simpson” di Lorena A.
**Menzioni Speciali**
Premio Miglior Intaglio: “L’alveare e gli animaletti” di Tosca R.
Premio Miglior Scenografia: “Adelasia e la damina” di Emma G.
Premio Miglior Allestimento a tema Halloween: “Le streghe” di Aurora S.
Premio Composizione più originale: “Le Coco-Zucche” di Luisa M.
Premio Miglior Allestimento del Quartiere al gruppo inossidabile delle Case Soprane.
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio…