Una festa che dura da 257 anni, una tradizione di gusto, economia, territorio che si ripete grazie ad una eccellenza assoluta: l’aglio di Vessalico. Da sempre la festa dura un giorno, il 2 luglio, salvo quando la data coincide con la domenica. Allora la Fiera comincia il sabato e prosegue la domenica. Quest’anno è uno degli anni dove la festa raddoppia, è cominciata sabato mattina e proseguirà anche domenica 2. Tante bancarelle di merce varia, tanti espositori di eccellenze enogastronomiche liguri e piemontesi, zone ristoro e, soprattutto, l’aglio di Vessalico nelle versioni rossa e bianca (la prima leggermente più saporita). Un prodotto che, giustamente, è Presidio Slow Food, perchè non rinviene come altri agli, si scioglie come una crema se scaldato nell’olio (mai cotture violente, l’aglio deve lasciare il suo sapore e il suo afrore, non diventare abbrustolito), si sposa dolcemente con l’olio per l’aìolì (salsa antica, forse “nonna” del pesto), da sapore assieme a basilico, olio, pinoli e formaggio (pecorino e parmigiano in parti eguali) nel pesto. Di seguito qualche foto scattate a Vessalico, nel parco dei Canavei, sabato mattina.
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio…