Se dici Geo dici natura, dici terra, mare, vento. Se dici Geo racconti i passi degli uomini che attraversano questa terra, parli dei loro cibi, della loro difficile convivenza con l’ambiente che li circonda. Un racconto emozionante che ha al suo centro la natura e l’ambiente, che ha a cuore il futuro del nostro Pianeta e le tradizioni del nostro Paese.
Ecco perché le telecamere di Geo, stamattina, si sono ritrovate al Porto Luca Ferrari di Alassio e, complice una splendida giornata di sole, hanno iniziato a girare la puntata che andrà in onda nella prossima stagione del noto programma televisivo del palinsesto nazionale di Rai Tre.
Una produzione, curata dalla Elandra Productions, che partendo dai 4 di Albenga (trombetta, cuore di bue, carciofo e asparago violetto) ha spaziato su tutto il territorio del ponente savonese, raccontando le storie di tante persone meravigliose che hanno mantenuto vive tradizioni antiche di questa parte di Liguria: dalla scuola dei muretti a secco di Arnasco agli ortaggi e al vino dell’azienda BioVio, dai fiori eduli di Ravera Bio alla salagione delle acciughe con i pescatori del Coop Mare, sino alla cucina di Giuseppe Di Fecondo al Saint George di Borghetto Santo Spirito. La sea food experience del porto Alassio ha visto protagonisti il pescatore professionista Giuseppe Cormacci, detto “Lupo”, e la “Cesarina” Annamaria del pesca turismo “Don Carlo”, con la sua scuola di cucina “ dell’Acciugotto” dedicata alla salagione delle acciughe.
“il sea experience – il commento di Fabio Macheda – non l’abbiamo inventato noi; quello che abbiamo fatto è mettere a sistema quelle realtà che sul mare, in mare svolgono la loro attività. Con la collaborazione della Marina di Alassio si è creato un gruppo di lavoro eterogeneo ma coeso. L’attenzione che questo progetto sta ottenendo è il frutto di questo grande lavoro di cooperazione”.
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio…