Mercoledì 28 novembre, alle 17, presso l’Archivio di Stato di Genova, nel Complesso Monumentale di Sant’Ignazio, via di Santa Chiara 28r presentazione del volume “Dalla Val Bisagno a San José de Flores e l’arte del tornare” di Rosella Ricci, edito da Sagep. Presenteranno Fabio Capocaccia, presidente CISEI – Centro Internazionale Studi Emigrazione Italiana e Giorgio Rossini, architetto, già Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria.
Chi emigra, se non è disperato, deve avere un progetto. Non è essenziale il gruzzolo di denari a disposizione. Vita- le invece è possedere un’idea, un sogno da trasformare in realtà. Solo così le cose procederanno per il verso giusto. E se poi per le più imprevedibili giravolte della sorte si dovesse rinunciare a quel sogno, l’arte di fronteggiare gli eventi è ancora una volta quella che guiderà i passi del ritorno. Tornare, ma non da vinti. Tornare per mettere a frutto ciò che con grande sforzo si è imparato, in un gioco continuo del fare e rifare, senza arrendersi. Questo ci in- segna la storia di una famiglia della Val Bisagno, vissuta a cavallo di due secoli e di due continenti, protagonista di una vicenda umana paradigmatica dell’emigrazione ligure, ma non per questo più speciale di altre, perché tutte le vite sono un piccolo romanzo che prima o poi varrebbe la pena di raccontare.
Rosella Ricci, nata a Genova, vive da lungo tempo a Torre del Mare. Ha insegnato Italiano e Storia presso il Liceo linguistico di Savona. Sue opere precedenti Bergeggi, un’isola davanti a un’isola (Omega, Torino 1997) e fascicoli di Topo- nomastica, nell’ambito del relativo progetto a cura della “Società Savonese di Storia Patria” (2013-2015).
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio…