La notizia era nell’aria, ma ora è ufficiale: nasce il pesto “griffato” Calcagno, uno dei maggiori produttori di basilico Genovese Dop in Liguria. A produrre il pesto “Calcagno”, in un laboratorio di Varazze, è la Società Agricola Cooperativa Calcagno, presieduta da Simone, il figlio di Paolo Calcagno, “il signore del basilico”, che a Celle Ligure ha una delle maggiori produzioni liguri della regina delle aromatiche.
La Società agricola Paolo Calcagno, 5500 m di serre, 11 “stuffe”, come erano chiamate un tempo le serre, dedicate al basilico genovese dop, sradicato a mano e coltivato, a rotazione nelle serre, per dare tutto l’anno una eccellenza di gusto, capace di portare nel mondo i profumi e i sapori di Liguria, continuerà a commercializzare il prodotto fresco. E ci mancherebbe altro, verrebbe da dire, visto che un esperto di pesto, Paolo Belloni, per tutti Zeffirino, lo chef che inviava il pesto ligure a Frank Sinatra, negli Stati Uniti, parli così di questo basilico: “Esistono più di 60 varietà di basilico, io ne ho sperimentate soltanto 26, tutte rigorosamente liguri. Alla fine ho scelto la qualità della Calcagno Paolo società agricola, che a Celle Ligure cura ogni foglia come se fosse una sua creazione“. Non è un caso che Paolo Calcagno sia il fornitore del basilico per il Campionato del mondo del pesto al mortaio, eccellenza di marketing e valorizzazione del territorio che ogni anno si svolge a Palazzo Ducale, ma anche di tante altre manifestazioni ed eventi dove la Liguria diventa protagonista.
La cooperativa presieduta dal figlio, in pratica, sarà un cliente del “fresco” per produrre il pesto Calcagno. Ovviamente la ricetta è quella diventata classica: basilico genovese dop, pinoli mediterranei, aglio, parmigiano, pecorino, sale e olio extravergine della Riviera ligure dop. “Al momento produciamo il nostro pesto nel laboratorio di Varazze in attesa di trasferirci in una nuova struttura, in fase di completamento, a Celle Ligure. Il nostro pesto non è pastorizzato, è un prodotto fresco che distribuiamo, refrigerato, in alcuni punti vendita della zona, ma l’obiettivo è quello di distribuirlo almeno nelle province di Savona, Imperia e nel Basso Piemonte”, commentano spiegano alla cooperativa. In questo momento il piano industriale prevede solo la produzione di basilico, ma non è escluso che in un futuro abbastanza vicino la produzione si arricchisca di verdure sott’olio e conserve, magari utilizzando i prodotti che la Società agricola Paolo Calcagno coltiva nelle serre e nei terreni acquistati qualche anno fa sulle alture di Varazze.
Con l’entrata in azienda della quarta generazione, insomma, l’azienda avviata nel 1929 dal nonno di Paolo al 1929 a Celle, ma già dal 1300 con avi contadini ad Arenzano, sembra destinata ad una nuova svolta, quasi una costante di famiglia. Il papà di Paolo, infatti, aveva puntato tutto sulle fragoline e sui frutti di bosco, Paolo sul basilico, Simone sul pesto…
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio…