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Olioliva, la Riviera si mette in mostra grazie all’olio, oro del Ponente

Olioliva 2017, una bella vetrina per l’olio extravergine di oliva ligure, certamente, ma anche una buona vetrina per tutte le produzioni rivierasche di qualità. E anche di quelle piemontesi, visto che gran parte degli stand sistemati sotto i portici di via Bonfante, mettono in mostra salumi, formaggi, pani e via dicendo ma, rigorosamente “made in Cuneo” o in Torino. La prima giornata della manifestazione (un particolare, le bottiglie di olio nuovo costano, sulle bancarelle dei produttori, decisamente meno di quanto poi verranno pagate nel corso dell’anno nei negozi, parliamo di 10/12 euro al chilo, ma ovviamente ci sono anche prezzi più alti a seconda delle zone di produzione e dei frantoi) è stata decisamente un successo con moltissimi visitatori, anche dall’estero, Francia soprattutto. Bella la tensostruttura, in calata Cuneo, con le Città dell’olio della Riviera. Ogni stand ha presentato non solo le sue eccellenze, ma anche le strutture ricettive, le bellezze ambientali, l’eccellenza del territorio. Ancora una volta molto azzeccata l’idea di mettere assieme i borghi, i paesi, i prodotti di un territorio che va da Ventimiglia a Sarzana (con una presenza più forte, of course, del Ponente), con eccellenze che spesso sembrano eguali e che, invece, sono solo simili, diversi nel gusto e nella tradizione. Un applauso ad Aldo Lomanto, eroico pastore e casaro con le sue pecore brigasche, onore ai pescatori imperiesi che, sotto l’ombrello Legacoop, hanno proposto un inarrivabile fritto di pesce composto da totani e, soprattutto, sugarelli, una sorpresa mangiati in frittura. Che dire? Olioliva 2017 merita una visita (si può fare ancora sabato 11 e domenica 12, e per chi non può farci un salto, di seguito, una galleria fotografica.P.S. Un saluto e un abbraccio agli amici di Autostory e i Viaggiatori del gusto, il loro stand è in calata Cuneo.

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Stefano Pezzini
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio...