Pomeriggio tra piante, pianeti e zodiaco sabato 15 aprile, dalle 15,30, ai Vivai Montina di Cisano sul Neva. L’astrologo Vincenzo Laganà, infatti, racconterà ai partecipanti (l’ingresso è gratuito) alcune considerazioni personali, appartenenti al meraviglioso mondo degli astri, associando piante e pianeti attraverso le varie caratteristiche di appartenenza. Anche chi è scettico potrà comunque trovare elementi di riflessione, scoprendo il rapporto tra l’azzurro del cielo e il verde del mondo vegetale.
La passione di Laganà, classe 1967, per l’astrologia, nasce in giovanissima età: “Sono nato in Svizzera, ma sin da piccolissimo mi sono trasferito a Ospedaletti, dove abito ancora oggi e che considero la ‘mia città’. E proprio a Bordighera, quando ero piccolo, ho avuto l’opportunità di conoscere un’astrologa che, ai tempi, amava soggiornare in Riviera. Ogni argomento sulla materia era per me, fonte di interesse, studio e curiosità. Passavo interi pomeriggi in biblioteca a consultare testi di André Barbault, Volguine, Dane Rudhyar, Jung, ma solo agli inizi degli Anni ’80, iniziai ad erigere grafici astrali ad amici e conoscenti”. I casi della vita (e dell’astrologia) portano Vincenzo Laganà ad avvicinarsi all’astrologo Ciro Discepolo, “Uno dei pochi in Italia a saper coniugare cultura e studio approfondito della materia”, commenta Vincenzo Laganà. E aggiunge: ”Dall’ 82 ho iniziato a frequentare corsi e conferenze per approfondire l’argomento. Mi ritengo un autodidatta e, proprio quest’anno, festeggio i 32 anni di quella che considero una vera e propria vocazione; un percorso fatto di studi, di sacrifici ma soprattutto di passione e conoscenza per questa materia di grande rilievo. Troppo spesso l’Astrologia viene erroneamente paragonata alla magia e al mondo dell’occulto”. Non è così per Laganà: “L’astrologia non ha alcun rapporto con magia e occulto; l’astrologia è un’arte di antica origine e come tale va considerata. Il mio sito Astrologia e Vita vuole essere questo: uno stimolo, un input verso il destino, il cambiamento, l’innovazione dell’individuo, con l’unico mezzo che ho a disposizione e che sento mio”.
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio…