Questa settimana Paolo Tavaroli, presidente e anima del Circolo fotografico San Giorgio, ci propone ancora una bella e significativa fotografia di una colonna del Circolo.
“Il Centro Storico monumentale di Albenga al mattino presto è territorio degli uccelli: gabbiani, taccole, storni, passeri, piccioni. Presto arriveranno rondini e rondoni, e nuove battaglie si scateneranno tra le Torri e nei cieli ritagliati dai palazzi e dai caruggi. Parlo e guardo da fotografo, ovviamente, e in tal modo la Rita Baio, da par suo, ha rappresentato, con l’uso di un sapiente controluce e con un controllo tecnico e compositivo pressoché assoluto, quella atmosfera solo turbata da un raro passante in motorino.
Le fotografie in controluce sono, in un certo senso, immagini sbagliate: ombre troppo chiuse, mancanza di informazioni nelle zone delle alte luci, contrasti esagerati, soggetti nascosti o appena accennati in silhouette. Eppure, quando sono costruite in modo consapevole e ben composte, hanno un innegabile fascino. Ci sono parecchie teorie neuro percettive che ne spiegano i motivi inerenti al funzionamento della nostra mente. A me piace pensare, col grande poeta Walt Whitman, come tutto dipenda dal tenere il volto rivolto verso il sole, ottenendo che le ombre ricadano dietro di noi. Gran bella metafora esistenziale; e tale risulta essere anche la foto della brava fotografa del Circolo San Giorgio, nominata l’anno scorso Artista della Fotografia Internazionale FIAP”.
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio…