Cipolla? meglio se Egiziana (e non ce vogliano gli amici della Cipolla Belendina che proprio oggi e domani, 21 e 22 luglio, asd Andora, sta festeggiando la salita sull’Arca di Slow Food)! E’ infatti cominciato il contest dedicato a questo antico bulbo del Ponente Ligure, simbolo di biodiversità in agricoltura e in cucina. Scade il 15 agosto il termine per presentare e pubblicare la ricetta. Il Villaggio dei Fiori di Sanremo ospiterà la finale sabato 8 settembre.
Sono 42 gli iscritti al Contest promosso da AIFB e Raffaella Fenoglio del blog “Tre Civette sul Comò”, in collaborazione con ZEM edizioni e Marco Damele, autore del libro “La Cipolla Egiziana” e che fa parte del gruppo di agricoltori che stanno facendo conoscere questo antico bulbo sui mercati liguri e non solo. L’evento è riservato ai food blogger che entro la data del 15 agosto sul proprio blog un ricetta, completa degli ingredienti e del procedimento di preparazione del piatto. A tutti i concorrenti è stata inviata una copia del libro “La Cipolla egiziana” ed una campionatura del prodotto egiziana da utilizzare per il contest. La ricetta dovrà essere inedita ed a base di cipolla egiziana ed a scelta tra antipasti, primi, secondi piatti e dessert. Le ricette saranno valutate da una giuria composta da chef, giornalisti enogastronomici e secondo i seguenti parametri: presentazione; gradimento; economicità degli ingredienti; difficoltà di esecuzione e salubrità. La Giuria selezionerà 3 semifinalisti, che saranno invitati a partecipare alla finale, che si terrà sabato 8 settembre p.v. presso il Villaggio dei Fiori di Sanremo. I primi 3 classificati durante la prova finale dovranno replicare la loro ricetta migliore davanti alla giuria, che proclamerà il vincitore del contest. I finalisti saranno ospitati presso il Villaggio dei Fiori, che è sponsor della manifestazione. La Cipolla Egiziana è ricca di vitamine e carotene, dissetante, nutriente, gustosa e digeribile. Di egiziano ha solo il nome, ma da oltre 500 anni è ligure, un territorio dove è stata reintrodotta in particolare nell’estremo ponente ligure grazie alla tenacia e passione di decine di agricoltori. È un raro e antico ortaggio con caratteristiche importanti per la facilità di coltivazione e l’adattabilità alle condizioni climatiche più disagiate, ma soprattutto per il suo utilizzo in cucina. Ed è l’ambito alimentare il perimetro di svolgimento del contest, che prevede l’utilizzo di questo bulbo diventato oggi oggetto di apprezzamento e di attenzione anche da parte di numerosi chef stellati e non. Conoscere il cibo è rispetto e amore verso l’ambiente, è rimarcare l’importanza della terra e la salvaguardia della diversità biologica; una biodiversità che non è altro che preservare il futuro del nostro pianeta. Il territorio in cui viviamo, un bene da conservare con cura, è un bene primario che solo attraverso la conoscenza riusciremo a proteggerlo concretamente. Perché allora non iniziare proprio dall’alimentazione utilizzando nelle nostre ricette la cipolla egiziana ligure?
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio…