Stage 7: 273 km di trasferimento e 471 km di speciale. Stamattina abbiamo salutato il nostro pilota ligure sapendo che l’avremmo rivisto domani sera al bivacco di Neom. Oggi infatti è la volta della tappa Marathon, dove i piloti sono ad un bivacco lontano da tutto, a Sakaka, solo con il loro sacco a pelo e una borsa con gli effetti personali.
Una tappa dura forse più delle altre, senza assistenza come le altre ma oggi anche senza la “malle”, la famosa cassa rossa dove i piloti della Original By Motul hanno tutto il necessario per fare manutenzione alla propria moto.
Non abbiamo potuto sentire Gerry appena si è tolto il casco ma solo poco dopo che ha finito di sistemare la sua Husqvarna: una novità di quest’anno è che i piloti, appena arrivati al parco chiuso devono mettere a posto la moto più velocemente possibile e uscire senza la possibilità di rientrare. La moto non si tocca più, quindi deve essere a posto.
Per quanto riguarda la 7^ tappa Gerry è soddifatto del risultato anche se non è stata la sua preferita fino ad ora: ha piovuto più volte durante la mattinata ed il terreno era molto insidioso con sabbia e tante pietre spesso “invisibili” e pericolose, velocità molto alte soprattutto alla fine speciale.
E’ stata una lotta costante oggi con il suo diretto avversaio lituano Gelazninkas con cui ha fatto gran parte della speciale.
“E’ un osso duro” dichiara Gerini ma alla fine della prova lui è ancora in testa alla classifica anche se di poco.
Molti piloti stanno arrivando con il buio e chi è già invece arrivato e ha sistemato la moto è già andato a dormire nella struttura messa a disposizione per la tappa Marathon.
Non bisogna perdere tempo e le ore di sonno qui valgono come l’oro!
Riposa bene Gerry e domani ti aspettiamo a Neom.
Francesca Gasperi
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio…