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Un successo la Festa dell’Aglio di Vessalico ad Aquila d’Arroscia (con tutte le foto)

Peccato per chi non è venuto. La prima festa del Raccolto dell’Aglio di Vessalico, svoltasi ad Aquila d’Arroscia, è stata un successo, di pubblico e di gusto. Piccola premessa: l’aglio del raccolto 2022, assaggiato ad Aquila, è favoloso, a dir poco. Profumato, piccantino, saporito al punto giusto. Ed ora la giornata.

Come da tradizione gli orari previsti dai programmi sono fatti per essere…ignorati, poco male se l’attesa è comunque simpatica e coinvolgente, con bancarelle di aglio, vini della Valle Arroscia (presenti le cantine Guidi e La Casetta), miele, le specialità della Cooperativa Valle Arroscia di Pieve di Teco, l’Ortofrutticola di Albenga, la Società agricola Alessandri, l’azienda agricola Nino Martini, quella di Anna Cha, quella di Ranise e via dicendo…oltre ad un trattore storico di grande fascino.

Padrone di casa il sindaco di Aquila Tullio Cha, e Gabriele Ghersi, giovane produttore, presidente del Consorzio di promozione e valorizzazione dell’aglio di Vessalico, che ha portato sul campo, per una vera esperienza antica, la dimostrazione di come si “ranca” l’aglio e come si intreccia per creare le tradizionali “reste”. Una esperienza che ha provato anche l’assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Piana, non l’unico amministratore presente, visto che ad Aquila sono saliti anche il consigliere regionale Stefano Mai, l’assessore della Provincia di Savona Alessandro Navone, i sindaci di Armo, di Montegrosso e di Vendone Sabrina Losno oltre alla presidente dell’Ortofrutticola Lara Ravera. Maestro di cerimonia Massimo Medesani.

“Le fasce coltivate ad aglio sono aumentate negli ultimi anni, segno che il prodotto è richiesto e che dobbiamo puntare sulla maggior valorizzazione di questa eccellenza”, spiega il sindaco Cha. Gabriele Ghersi punta molto sull’aglio: “Abbiamo affittato terreni, preparati alla prossima semina, recuperato fasce incolte. Il problema, però, è il cambiamento climatico, alla coltivazione dell’aglio non serve l’acqua portata dall’uomo, ma qualche goccia di pioggia in più non farebbe male!” Poi l’esibizione dell’assessore Piana  nel ruolo di testimonial dell’aglio di Vessalico.

Ritorno in piazza ad Aquila d’Arroscia, giusto in tempo per accogliere le Vespe e le auto storiche del club Ruote d’Epoca Riviera dei Fiori di Villanova d’Albenga (tra cui un chicca, Vespa del 1954 come quella guidata da Gregory Peck in Vacanze romane, con Audrey Hepburn) mentre I Monelli, complesso capace di far rivivere le antiche canzoni, accendeva la colonna sonora (lo farà anche nel pomeriggio). Non è passata inosservata la Jeep Willys, originale e perfettamente funzionante, con alla guida l’amico Franco Scrigna, sempre in nuance con la sua antica fuoristrada, e la moglie.

Spaghetti aglio, olio e peperoncino, cinghiale e patate di montagne, budino al cioccolato e all’aglio nero, torta di Badalucco firmata da Danilo Rebaudo, i piatti preparati dai giovani della Pro Loco per un pranzo conviviale e saporito, accompagnato da buon vino.

Terminato il pranzo via alle premiazioni e show cooking di Davide Rebaudo. Prossimo appuntamento con l’aglio di Vessalico il 2 luglio a Vessalico, per la tradizionale fiera sul grande prato dei Canavai, con la speranza che, nel frattempo, si stemperino le incomprensioni tra le varie “anime” interessate a questa eccellenza che, per troppe motivazioni anche personali, non trovano un punto di caduta per poter marciare, uniti, verso la richiesta di avere un marchio Igp per questa eccellenza.

 

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Stefano Pezzini
Vecchio cronista alla Stampa, mai saggio...